"L'auspicio è che l'intervento del governo porti regole di buona gestione ma non arrivi per decreto, perché il dirigismo non serve", spiega il professore di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari alla Bocconi
"Regole di buona gestione e molta trasparenza, ma niente decreti". Andrea Resti, professore di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari alla Bocconi, interpellato dall'Adnkronos, accoglie con favore la notizia di una accelerazione sulla strada avviata con il processo di autoriforma delle Fondazioni. "L'auspicio è che l'intervento del governo porti regole di buona gestione ma non arrivi per decreto, perché il dirigismo non serve", premette Resti, che ritiene essere "la trasparenza la chiave per assoggettare gli Enti al controllo collettivo, nel nome del quale agiscono". Trasparenza che, evidenzia, "deve valere per tutti". Non solo le fondazioni bancarie, quindi. "Pensiamo al San Raffaele o alle fondazioni politiche... le regole, stringenti sul piano della trasparenza, devono valere per tutti", insiste il professore della Bocconi.