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Expo: il bosco-padiglione austriaco raggiunge la 'vetta' più alta

02 marzo 2015 | 12.52
LETTURA: 4 minuti

I lavori di costruzione del contributo austriaco all’esposizione universale di Milano procedono rapidamente. Nell’edificio di sei metri di altezza sul lato frontale è stato raggiunto il punto più alto. Negli ultimi tempi la crescita del bosco antistante era visibile di giorno in giorno: 54 gli alberi ad alto fusto e 12.000 le piante boschive e da boscaglia piantate nella corte interna. Ora è il turno degli allestimenti interni: se ne occuperanno nove aziende innovative provenienti da tutta l’Austria.

Expo: il bosco-padiglione austriaco raggiunge la 'vetta' più alta

I lavori di costruzione del contributo austriaco all’esposizione universale di Milano procedono rapidamente. Nell’edificio di sei metri di altezza sul lato frontale è stato raggiunto il punto più alto. Negli ultimi tempi la crescita del bosco antistante era visibile di giorno in giorno: 54 gli alberi ad alto fusto e 12.000 le piante boschive e da boscaglia piantate nella corte interna. Ora è il turno degli allestimenti interni: se ne occuperanno nove aziende innovative provenienti da tutta l’Austria.

I lavori di costruzione del padiglione nel frattempo hanno raggiunto la cuspide dell’edificio, e anche la costruzione in legno per la bordatura del bosco è stata conclusa. Per quest’ultima sono stati utilizzati 180 metri lineari di pareti di legno. Dall’inizio dei lavori, nel dicembre 2014, nel grande lotto di 2.000 metri quadri in questi due mesi non solo è stata completata la struttura grezza, ma è anche stato piantato un bosco. E proprio per il bosco sono stati portati sul sito 2.000 metri cubi di strati minerali. Sono state usate idroseminatrici per spruzzare a pressione speciali substrati, in modo che anche con fianchi sterili è stato possibile ottenere un’affidabile consolidazione del paesaggio. Le piante da boscaglia sono a dimora, ora seguirà lo strato arbustivo: cespugli, felci, muschi e piante rampicanti. In questo contribuiranno le foreste federali, con piante tipiche dei boschi austriaci.

Il punto più alto del padiglione era stato raggiunto già a dicembre 2014, quando è stato piantato un Carpino che rappresenta la cima più alta del bosco. Si tratta di un albero di quasi dodici metri, che sovrasta non solo il padiglione austriaco, ma la maggior parte delle costruzioni nell’area dell’Expo. Assieme alle cime degli altri alberi del bosco, quella del Carpino conferirà allo skyline dell’esposizione universale un aspetto del tutto particolare. Anche il Commissario Unico per Expo, Giuseppe Sala, si è mostrato positivamente colpito dall’inusualità del padiglione austriaco, annoverandolo tra i contributi più originali.

In un padiglione che in realtà è un bosco, il team in opera sul cantiere deve essere un team molto particolare. Dieci giardinieri e architetti del paesaggio sono già al lavoro per la piantumazione. “Solo” otto invece gli operai edili necessari per la costruzione del massiccio edificio sul lato frontale, che ospita l’area gastronomica, quella espositiva, i locali delle infrastrutture e una terrazza in direzione Open Air Theater, dove lo spettacolo del Cirque du Soleil attirerà ogni giorno innumerevoli fan. Per la bordatura del bosco vengono impiegati altri otto lavoratori, specializzati nelle strutture in legno. E altre sei persone si occupano inoltre dei sistemi di aerazione, sanitari, elettrici e di costruzione a secco. Complessivamente sono 3.500 le persone impiegate nel cantiere dell’Expo a Milano, con 40 gru e 80 ruspe.

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