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Alimenti: Fava, qualità produzione merita ritorno economico

06 marzo 2015 | 16.47
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Assessore lombardo, urge grande battaglia su tracciabilità e origine

"Sicurezza alimentare, ambientale, ricerca e innovazione sono valori assoluti, su cui puntare con la massima serietà, ma se poi questi spesso si traducono in oneri maggiori per le aziende che rispettano questo percorso e non c'è un ritorno di mercato che giustifica questo impegno, c'è il rischio è che si faccia un passo indietro, mettendo sempre più a rischio la sostenibilità economica". Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura di regione Lombardia Gianni Fava, intervenendo questa mattina a Milano all'incontro 'La carne oggi: qualità e sostenibilità'. Le filiere della carni italiane, rappresentate da Assica, Assocarni e UnaItalia, con questo evento puntano a rilanciare - anche in vista di Expo 2015 - i temi della sostenibilità delle carni in Italia dal punto di vista nutrizionale, ambientale ed economico.

"A prescindere dal calo di consumi alimentari - ha proseguito l'assessore lombardo nel suo intervento - ci sono grosse difficoltà oggi a garantire sostenibilità economica a chi produce: tutti gli sforzi che facciamo per sostenere la filiera lombarda e nazionale, non sempre si traducono in risultati concreti".

"Siamo il territorio europeo che ha fatto di più per il benessere animale - ha detto ancora - Noi abbiamo già scontato la nostra incapacità di essere efficienti nel sistema economico europeo, per i maggiori costi: ora è giusto che siano tutelati coloro che hanno fatto come noi passi avanti. Se non si va verso un impegno condiviso verso la tracciabilità del prodotto, ogni sforzo di conoscenza e promozione che riafferma l'equilibrio di questo modello alimentare diventa inutile".

"Per noi, in Lombardia, è normale il controllo, che parte dalla genetica per proseguire nell'allevamento - ha ricordato Fava - ma non è cosi nel resto dell'Europa. Se non cogliamo questo non capiamo il calo di redditività delle aziende a fronte di una riduzione non così sensibile del consumo di carne. Fermo restando, inoltre, che ricorriamo sempre più a quei prodotti di importazione, non in linea con gli standard di qualità a cui tendiamo".

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