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Metroweb: nessuna firma con Vodafone ma 'cantiere' aperto, contattata Wind

14 marzo 2015 | 17.53
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Ancora nulla di firmato ma vanno avanti i lavori del 'cantiere' Metroweb, la società che nelle intenzioni del governo dovrebbe diventare il veicolo per lo sviluppo della fibra ottica in Italia. La manifestazione d'interesse di Vodafone Italia non si è ancora concretizzata in una lettera di intenti e, secondo quanto riferiscono all'Adnkronos fonti vicine al dossier, al momento "non c'e' nulla di firmato". Di certo la società sta portando avanti negoziazioni con F2i, socio di maggioranza della società che ha cablato Milano diventando una best practice a livello europeo e con Fsi, il Fondo partecipato da Cdp presente nell'azionariato.

Al momento i legali lavorano su una bozza che, secondo le stesse fonti , per ora contiene solo obiettivi e indicazioni di principio e non cifre. Ma nell'ottica di dar vita a una società partecipata dagli operatori è stata contattata, secondo quanto apprende l'Adnkronos, anche Wind, che dispone di circa 27mila km di rete in fibra (22mila dorsale e 5mila Man). Come a dire che prosegue, al momento senza Telecom Italia, il progetto di dare vita con Metroweb a una società partecipata dagli operatori che faccia da volano alla diffusione della banda ultra-larga.

Lo scoglio su cui si è interrotta la trattativa di Telecom Italia è la richiesta da parte di quest'ultima di una quota del 51% di Metroweb. L'ipotesi avanzata nelle negoziazioni e nei confronti con i consulenti del governo e con il presidente della Cdp Franco Bassanini era quella di un ingresso iniziale di Telecom in minoranza, ma con il diritto di acquisire la maggioranza una volta realizzato il piano di investimenti.

Al momento tuttavia per il gruppo telefonico il piano del governo per lo sviluppo della fibra che prevede 6 miliardi di finanziamenti pubblici e il dossier Metroweb sono due opportunità separate, come precisato dall'ad Marco Patuano che pero' non ha escluso che il dialogo possa riaprirsi.

Vodafone Italia con un'intervista dell'ad Aldo Bisio ha espresso la volontà di partecipare attraverso aumenti di capitale con una quota rilevante nel veicolo che sarà individuato, "in una partnership pubblico-privato, in cui nessun operatore, né noi né altri, dovrà avere la maggioranza, e con la presenza di un soggetto terzo, come la Cassa Depositi e Prestiti, in un ruolo di guida e garanzia".

Anche Wind propone da tempo una soluzione per la banda ultra-larga di "tipo sistemico" sulla base del veicolo Metroweb e attraverso la partecipazione dei principali operatori in un regime di equa governance e con la garanzia della parità d'accesso, come spiegato a piu' riprese dall'ad Maximo Ibarra.

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