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Varoufakis rilancia: "Serve un Qe alternativo da chiamare piano Merkel"

14 marzo 2015 | 10.48
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Per il ministro delle Finanze greco il Quantitative Easing "si è rivelato piuttosto difficoltoso in economie solide e omogenee come il Giappone, Usa e Gran Bretagna ed è destinato a fare peggio nell'Eurozona". Passeggiata romantica a Cernobbio con la moglie. Tsipras: "Stiamo rispettando gli impegni"

(Afp)
(Afp)

Varoufakis non arretra e rilancia. Il ministro delle Finanze greco da Cernobbio all'annuale Workshop The European House Ambrosetti, propone un Quantitative Easing alternativo a quello in corso, basato su bond emessi dalla Banca Europea degli Investimenti, da chiamare Piano Merkel. "Mi piacerebbe vivere negli Stati Uniti d'Europa - dice - ma perché questa crisi è in corso? Lasciatemi fare un esempio di quello che proporrò nel corso delle discussioni. In Europa abbiamo la Bei".

"Immaginiamo - continua Varoufakis - una forma alternativa di QE in cui la Bei chiede ai governi di guidare un programma per la ripresa degli investimenti, che mi piacerebbe chiamare il piano Merkel. Immaginate che questo sia finanziato al 100% attraverso da obbligazioni emesse dalla Bei, con la Bce che opera sui mercati secondari pronta a comprare i bond della Bei". Questo, prosegue Varoufakis, risolverebbe i problemi operativi della Bce, perché improvvisamente comprerebbe solo un pezzo di carta, con rating tripla A, senza doversi preoccupare dei diversi titoli. E allo stesso tempo eviterebbe i problemi che il Qe ha avuto altrove e che avrà sempre di più in Europa, con prezzi degli asset gonfiati e fallendo nel ravvivare gli investimenti, perché questo tipo di Qe, in partnership con la Bei, guiderà gli investimenti direttamente".

Il Quantitative Easing "si è rivelato piuttosto difficoltoso in economie solide e omogenee come il Giappone, Usa e Gran Bretagna. E' destinato, temo, a fare peggio nell'Eurozona, che è frammentata, dove gli acquisti di asset non sono proporzionali alle pressioni deflazioniste che colpiscono i singoli Paesi. E' per questo che temo che il decoupling della base monetaria minerà gli sforzi della Bce".

Bce che resta nel mirino di Varoufakis. Il ministro greco non arretra e contesta l'assunto che il debito ellenico non possa essere ristrutturato a causa dello statuto della Banca centrale. "Mi dispiace, signore e signori ma lo statuto è stato scritto dalla Bundesbank. E non posso accettare l'idea che la Bundesbank, autrice dello statuto della Bce, abbia mai immaginato che Trichet avrebbe comprato titoli greci, quindi non vedo come lo statuto della Bce vieti qualsiasi tipo di ristrutturazione di quei titoli. Ma sto facendo digressioni, quindi mi fermo...".

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