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Fisco: da Messi a Maradona: quando il campione non paga le tasse

22 marzo 2015 | 13.25
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Da Diego Armando Maradona a Leo Messi, passando per Kakà, Isolde Kostner e Valentino Rossi. E lunga la lista dei campioni dello sport finiti nelle maglie del fisco. Il tentativo di occultare parte dei compensi comunque non sempre va a buon fine e in molti casi i campioni decidono di pagare

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Da Diego Armando Maradona a Leo Messi, passando per Kakà, Isolde Kostner e Valentino Rossi. E lunga la lista dei campioni dello sport finiti nelle maglie del fisco. Il tentativo di occultare parte dei compensi comunque non sempre va a buon fine e in molti casi i campioni decidono di pagare. Di seguito alcuni dei casi più significativi di campioni italiani e stranieri.

Maradona. L’ex fuoriclasse argentino deve al fisco italiano 39 milioni di euro, di cui sei per presunta evasione fiscale e 33 per gli interessi maturati. La “partita” col fisco del Pibe de oro risale al 1991 quando l’agenzia di riscossione notifica l’accertamento per presunta evasione fiscale relativa al quinquennio 1985-1990. L’ipotesi è che la società di calcio Napoli, oltre a corrispondergli l’ingaggio, abbia versato i compensi per lo sfruttamento dei diritti d’immagine ad una società estera, la “Diego Armando Maradona Productions Establishment” con sede a Vaduz, in Liechtenstein. Uno schema finalizzato all’evasione, secondo il Fisco. (segue)

Cannavaro. L'ex capitano della nazionale è accusato di aver frodato il fisco assieme alla moglie. Secondo la procura di Napoli avrebbe utilizzato yacht della sua società per scopi personali. Gli sono stati confiscati beni per 900mila per una evasione di Irap, Ires e Iva. La vicenda inizia nel 2011, a seguito di un accertamento fiscale dell’Agenzia delle entrate di Napoli, da cui emerge che le tre imbarcazioni da diporto intestate alla società- Pershing rispettivamente da 62, 72 e 76 piedi - sarebbero in realtà utilizzate per le finalità personali della coppia e non per il noleggio.

Uil Hoeness. L'ex campione tedesco è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione per evasione fiscale ha deciso di non ricorrere in appello accettando la sentenza. Hoeness, a lungo presidente del Bayern Monaco, era accusato di aver nascosto oltre 33,5 milioni di euro al fisco per i quali avrebbe dovuto versare più di 3,5 milioni.

Leo Messi. Il fisco spagnolo ha accusato Lionel Messi di aver evaso, insieme al padre Jorge, più di 4 milioni di euro, ovvero l'importo dei diritti di immagine che il fuoriclasse argentino del Barcellona ha percepito tra il 2007 e il 2009. Per simili reati fiscali, se accertati, la legge spagnola prevede pene detentive da 2 a 6 anni e sanzioni pecuniarie pesantissime.

Kakà. Il calciatore brasiliano avrebbe chiuso un accordo con il fisco italiano per oltre 2 milioni di euro. La contestazione sarebbe legata a contratti pubblicitari. Kakà per aggirare il fisco avrebbe fatto ricorso all'interposizione di una società nei contratti di pubblicità. Un escamotage che gli aveva consentito di pagare le imposte con l'aliquota più bassa.

Fernando De Napoli. L'ex calciatore del Napoli e del Milan è rimasto coinvolto in una vicenda nel 1993-'94, stagione in cui giocava nel Milan e avrebbe ottenuto una integrazione dell'ingaggio da 3,2 a 3,7 miliardi di vecchie lire.

Isolde Kostner. Anche la velocista azzurra, è stata accusata dalle Fiamme Gialle di aver frodato il fisco. L'inchiesta riguarderebbe alcune somme affidate ad un intermediario e che sarebbero finite all'estero. L'ipotesi di reato è che la gardenese abbia affidato denaro incassato da sponsor e da partecipazioni in tv a un intermediario per portare i capitali all'estero.

Loris Capirossi. Il campione di moto è stato accusato di aver portato la sua residenza a Montecarlo per pagare meno tasse. La battaglia di Capirossi con il fisco è iniziata nel 1995 e il conto accumulato negli anni nel complesso ha raggiunto circa 12 milioni. Ad una prima serie di accertamenti per gli anni tra il 1995 e il 2000 si sono aggiunti negli anni altri accertamenti tra il 2001 e il 2002.

Valentino Rossi. Era il 3 agosto 2007 quando i funzionari dell'ufficio di Pesaro consegnano gli avvisi di accertamento relativi agli anni 2000-2004, raggiungendo Rossi direttamente a Tavullia. Far pace con il fisco a Rossi costa 35 milioni di euro, che verserà in sei anni, di cui 19 milioni per il periodo 2001-2004 ai quali si aggiungeranno le somme relative al biennio 2005-2006.

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