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Guerra di cifre sulla cassa integrazione: il Governo 'festeggia', la Cgil rilancia l'allarme

24 marzo 2015 | 17.37
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Per il ministero di Poletti cala la cassa straordinaria a gennaio e febbraio; per il sindacato di Corso d'Italia sono oltre 320 mila lavoratori in cassa a zero ore da gennaio a oggi, per un taglio del reddito pari a circa 417 milioni di euro, circa 1.300 euro netti in meno in busta paga

Guerra di cifre sulla cassa integrazione: il Governo 'festeggia', la Cgil rilancia l'allarme

Guerra di cifre sulla cassa integrazione. Da una parte il ministero del lavoro che 'festeggia' il calo nell'utilizzo della cassa integrazione straordinaria a gennaio e febbraio ; dall'altra la Cgil che rilancia l'allarme: sono oltre 320 mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore da gennaio a oggi, per un taglio del reddito pari a circa 417 milioni di euro, ovvero circa 1.300 euro netti in meno in busta paga.

Dai dati del Ministero del Lavoro risulta che le istanze pervenute a febbraio 2015 sono 499, contro le 742 del febbraio 2014. Una diminuzione analoga a quella registrata anche nel mese di gennaio, quando le istanze sono state 492 contro le 664 dello stesso mese dello scorso anno.

La Cgil punta l'attenzione su una platea in cassa frutto di un totale di ore di cig registrate in questi primi due mesi dell'anno pari a circa 110 milioni, per oltre il 60% di cassa straordinaria a dimostrazione della “natura strutturale della crisi”, con un boom a febbraio su gennaio del +18%, specie per quanto riguarda la straordinaria (+38%). Lo studio, commenta il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, “dimostra che l'enfasi data alla riduzione del ricorso alla cassa, rapportando il dato mese all'anno precedente, non è indice di crescita sia per le causali che per effetto del crollo della deroga. Anziché piegare i dati a proprio piacimento, chi ha responsabilità di governo dovrebbe riflettere sulle indicazioni di tendenza che emergono”.

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