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Arriva la fattura digitale nella Pa. Gli esperti del Polimi: "Effetto innovazione dirompente"

31 marzo 2015 | 12.20
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Alessandro Perego (Osservatorio Fatturazione Elettronica): "E' un'occasione concreta per la svolta digitale del Paese, ma non sarà un percorso facile". Paolo Catti: "Digitalizzare non significa solo dematerializzare la carta ma rivedere profondamente la governance"

(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

L'avvio oggi della fatturazione elettronica alla Pa "è un'opportunità concreta di innovazione digitale del Sistema Paese, una trasformazione che le organizzazioni sia pubbliche sia private non possono più permettersi di procrastinare". L'analisi è di Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell 'Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, del Politecnico di Milano. "Il potenziale innovativo, soprattutto culturale, del passaggio alla Fatturazione Elettronica obbligatoria verso le Pa può essere dirompente se riuscirà a introdurre una maggiore consapevolezza su come si gestiscono i flussi digitali" aggiunge l'esperto che ha preso parte al brainstorming '31 Marzo 2015 - Fatturazione Elettronica: ultima chiamata!' a Bologna, presso la sede della Regione Emilia Romagna, un'occasione di confronto tra Pa, istituzioni e imprese sull'argomento. "Non sarà un percorso facile, soprattutto a stretto ridosso della scadenza dell’obbligo, tuttavia è un cammino indispensabile da intraprendere" avverte Perego.

La Fattura Elettronica alla Pa "potrebbe inaugurare un periodo di innovazione digitale pervasiva nelle relazioni di business e nei processi interni" osserva Paolo Catti, Responsabile della Ricerca dell'Osservatorio Fatturazione Elettronica. In questo contesto, infatti, "digitalizzare non significa solo dematerializzare la carta, ma -spiega Catti- impostare una profonda revisione delle organizzazioni e del modo di lavorare alla luce delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali". Per questa ragione, "ora è opportuno non fermarsi alla sola Fatturazione, ma -esorta Catti- estendere il perimetro di riferimento all’intero processo logistico-commerciale e amministrativo-finanziario che va dalla creazione dell’Ordine alla chiusura del ciclo dei pagamenti e delle riconciliazioni". L’obbligo di fatturare in modalità elettronica a tutte le Pa del nostro Paese, prosegue lo studio dell'Osservatorio del Politecnico di Milano, non significa solo allegare una qualsiasi file-fattura a una email o a una Pec, invece che spedirla. Significa per i fornitori della Pa, produrre un file in formato elettronico strutturato, firmato digitalmente, da conservare a norma in elettronico obbligatoriamente per 10 anni, mentre per le Pa, ricevere un XML firmato da integrare nei sistemi contabili e da gestire con Workflow approvativi digitali, per poi portarlo in conservazione digitale a norma per 10 anni.

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