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In sciopero fino a domani i benzinai sulle autostrade. Consumatori, Mise doveva fare di più

31 marzo 2015 | 14.12
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Autostrade per l'Italia fa sapere che sono aperti due distributori su tre. La protesta di Faib, Fegica e Anisa fa seguito allo stop del 4 e 5 marzo. Oggi incontro al Mise. Up in vista di Pasqua: "Nessun salasso".

In sciopero fino a domani i benzinai sulle autostrade. Consumatori, Mise doveva fare di più

In sciopero fino alla mezzanotte di domani i gestori della benzina sulla rete autostradale. I gestori, aderenti alla Faib Confesercenti, alla Fegica Cisl e ad Anisa Confcommercio, hanno iniziato la protesta oggi, allo scoccare della mezzanotte. Autostrade per l'Italia intanto comunica che ''sulla propria rete sono regolarmente funzionanti 132 impianti di erogazione del carburante corrispondenti al 66 per cento del totale impianti attivi'', due su tre. Prima di mettersi in viaggio si raccomanda in ogni caso di consultare il sito internet www.autostrade.it oppure di contattare il Call Center Viabilità al numero 840.04.2121 per avere informazioni in tempo reale.

I gestori sono comunque tenuti a rispettare l’obbligo di garantire i servizi minimi, disciplinati dalle regolamentazioni di settore: almeno ogni 100 chilometri deve essere prevista l’apertura di un distributore sulla rete. Questi impianti devono funzionare ordinariamente, negli orari di apertura, non garantendo, quindi, soltanto i self service.

L’iniziativa di protesta dei benzinai, che fa seguito a quella già effettuata il 4 e 5 marzo scorso, hanno spiegato i gestori, "viene attuata a sostegno della vertenza aperta dalla categoria contro i privilegi e le rendite di posizione assicurate ai concessionari autostradali (pedaggi e royalty) e per ottenere l’abbattimento dei prezzi dei carburanti e la tutela del servizio pubblico".

Ieri mattina i legali di Faib, Fegica e Anisa, inoltre, hanno depositato presso il Tar del Lazio il ricorso teso ad impugnare l’Atto di indirizzo firmato il 29 gennaio di quest’anno dai Ministri Lupi e Guidi.

Oggi alle 17.30, nel pieno del primo dei due giorni di sciopero previsti, le organizzazioni di categoria risponderanno alla convocazione del ministero dello sviluppo economico giunta alla fine della scorsa settimana.

Una convocazione, questa, che le associazioni dei consumatori considerano "tardiva". "Non si capisce perché il ministero -sottolineano Adusbef e Federconsumatori- si sia deciso a convocare i rappresentanti dei distributori solo per oggi, indicendo un incontro per ascoltare le criticità alla base dello sciopero. Se da un lato è sicuramente un passo avanti nel superamento di questa vicenda, dall'altro emerge chiaramente la convinzione che i rappresentanti del Mise avrebbero potuto fare di più per evitare disagi ai cittadini".

Se, infatti, si fossero degnati di convocare prima tale incontro, forse, "anzi sicuramente, lo sciopero si sarebbe potuto evitare e, con esso, si sarebbero evitate le difficoltà e gli incomodi per i cittadini che si trovano a viaggiare in autostrada. Un comportamento distratto e noncurante da parte del ministero dello Sviluppo Economico, la cui priorità avrebbe dovuto essere, sempre e comunque, quella di tutelare gli interessi e le necessità dei cittadini".

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