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Agricoltura: Ue, legittime misure Francia contro Xylella

07 aprile 2015 | 20.11
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Del 3 aprile il decreto del ministro dell'Agricoltura francese, Stéphane Le Foll, che blocca le importazioni dei vegetali a rischio batterio. Per Bruxelles le misure adottate dalla Francia "sono in linea con la legislazione dell'Ue". Per Coldiretti l'Unione Europea si "sta comportando come Ponzio Pilato". Bloccate 102 specie vegetali

(Infophoto) - Infophoto
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"Le misure adottate dalla Francia contro la diffusione della Xylella e che prevedono il blocco delle importazioni delle piante dalla Puglia e da altre zone colpite dal batterio sono in linea con la legislazione dell'Unione europea". Così un portavoce della Commissione europea dopo che nei giorni scorsi il governo francese ha vietato l'importazione in Francia di vegetali sensibili al batterio 'Xyllela fastidiosa', che attacca soprattutto gli ulivi, e provenienti dalle aree colpite.

Il portavoce sottolinea che la decisione della Francia "è legittima", ma che c'è anche un "margine di discrezionalità. Uno Stato può prendere misure d'emergenza nazionali, se considera che le misure europee non siano prese in modo sufficientemente tempestivo e finché la decisione comunitaria non è presa".

Infatti lo scorso 3 aprile il ministro dell'Agricoltura francese, Stéphane Le Foll ha firmato un decreto che prevede il divieto di importare in Francia "vegetali sensibili al batterio 'Xyllela fastidiosa' e provenienti dalle aree colpite". Un divieto, questo, che riguarda "gli scambi intra-europei con la regione Puglia e le importazioni provenienti dalle aree infettate in paesi terzi". In attesa dell'entrata in vigore di un dispositivo europeo, ha sottolinea Le Foll, "abbiamo deciso di prendere delle misure a livello nazionale".

Immediata la reazione di Coldiretti che sostiene che l’Ue sull’emergenza Xylella "si sta comportando come Ponzio Pilato lasciando libera la Francia di bloccare le piante pugliesi e senza intervenire per fermare l’import da paesi extracomunitari da cui proviene la malattia, nonostante le sollecitazioni".

Dall’ulivo alla vite, ma anche fico, albicocco, mandorlo, pesco, agrumi, ciliegio, gelso e numerose piante ornamentali, per un totale di 102 specie vegetali, rileva Coldiretti, non potranno quindi più essere esportate dalla Puglia in Francia per effetto del Decreto del Ministero dell’Agricoltura francese. "Una decisione arbitraria assunta al di fuori del diritto comunitario che rischia di scatenare un effetto a catena su altri paesi con conseguenze drammatica dal punto di vista economico e di immagine", conclude Coldiretti.

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