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Def: domani alle 8 incontro tra Renzi e sindaci, poi vertice città metropolitane

08 aprile 2015 | 12.42
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Il Day After dal primo esame del documento: enti locali su piede guerra, prudenza da giovani Confindustria, Zaia all'attacco del documento. La riunione chiesta dai sindaci per porre il problema della sforbiciata alle grandi città e ribadiranno la richiesta di un decreto enti locali. Giovani Confindustria: "Procedere con il taglio della spesa improduttiva". Premier: "Né tagli né aumenti tasse /Infografica

(Il presidente dell'Anci Piero Fassino - Infophoto)
(Il presidente dell'Anci Piero Fassino - Infophoto)

Levata di scudo dei Comuni, prudenza dai giovani di Confindustria, ma anche gli strali del governatore del Veneto Zaia. Il 'Day After' dal primo esame del Def da parte del Cdm vede la reazione degli enti locali, in allerta per la sforbiciata in arrivo. Intanto il Def, come ha rivendicato ieri il premier Matteo Renzi in conferenza stampa, non prevede "né tagli alle prestazioni, né tasse".

Sul nodo Comuni è previsto per domani mattina, alle 8, l'incontro tra una delegazione dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e il presidente del Consiglio. Il vertice si terrà dunque si terrà alla vigilia del varo del provvedimento atteso per venerdì mattina.

Nella riunione certamente i sindaci porranno anche il problema della sforbiciata alle città metropolitane e ribadiranno la richiesta di un decreto enti locali per risolvere alcune questioni aperte, tra cui quella del fondo di 625 milioni, secondo Anci indispensabile per non veder ridotto il gettito, dal passaggio dall'aliquota Imu a quella Tasi, per circa 1800 Comuni.

Dopo il confronto con il governo, è fissata inoltre la riunione dei sindaci metropolitani. I primi cittadini, che dovrebbero vedersi intorno alle 13, si confronteranno sulla questione del sacrificio chiesto con l'approvazione in Conferenza Stato-Città del riparto del Fondo di solidarietà comunale, i relativi tagli e il riparto del contributo a carico delle città metropolitane e delle Province.

Va giù pesante contro il Def il gvernatore del Veneto Luca Zaia. "E' un'assoluta porcheria perche' le tasse sono aumentate. Hanno dato 80 euro ai cittadini per poi ritrovarci che lo stesso giorno, lo stesso governo ha aumentato l'Iva e si e' inventato una nuova tassa che e' la Tasi. Nel concreto, la somma di questi due aumenti vale molto, molto di più degli 80 euro dati", ha detto a margine di un incontro organizzato a Padova.

"Le tasse sono aumentate e si taglia ai Comuni e agli enti pubblici, prova ne sia che anche in Regione Veneto c'e' una proposta di tagli nella sanità da 240 milioni di euro. Da un lato ci dicono che siamo i migliori in Italia, dall'altro ci tagliano le risorse" ha concluso.

Prudenza sul piano triennale del governo invece dai Giovani di Confindustria. "Aspettiamo di conoscere il provvedimento nel suo complesso, ma è essenziale che si proceda al taglio della spesa improduttiva e che non si incida sulle dinamiche che favoriscono gli investimenti, sia pubblici sia privati", ha detto il presidente Marco Gay a margine di un convegno promosso da Iren sulle start up.

Intanto oggi il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha ribadito che la spesa sociale sarà "difesa e rafforzata". "Questa è la priorità del governo", ha sottolineato parlando al Tg2. Quanto al rischio che scattino le clausole di salvaguardia nel 2016, alias rialzi automatici dell'Iva, se il governo non manterrà gli impegni di bilancio, il titolare del Tesoro ha aggiunto che "sarebbe un ulteriore problema per il mercato in una condizione di ripresa ancora debole. Speriamo che la clausola di salvaguardia sull'iva non debba essere messa in campo ma si agisca sul taglio della spesa improduttiva anche se questo dovesse comportare scelte dolorose e difficili che ci fa impresa fa molto di frequente, ma questa è la direzione giusta".

"Le due parole chiave sono meno tasse e più lavoro e sarà confermato dai fatti", ha proseguito Padoan dicendosi sicuro che dall'Europa arriverà un giudizio positivo sul Def: "La Ue ci ha già promosso recentemente e continuerà a farlo perché siamo in linea con le regole, nel nostro interesse". E sulle tasse infine il ministro ha rinnovato la rassicurazione rivolta ai cittadini: "le tasse saranno tolte e i rischi di aumenti di tasse saranno eliminati".

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