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Contestazione alla 'dittatura' della Bce, manifestante interrompe conferenza Draghi

15 aprile 2015 | 15.07
LETTURA: 4 minuti

Irrompe nella sala e sale sul tavolo della presidenza, proprio di fronte al numero uno dell'Eurotower, inveendo contro la "dittatura della Bce" e lanciando coriandoli. Immediato l'intervento della sicurezza, l'intervento del presidente riprende dopo pochi minuti. A marzo la guerriglia in occasione dell'inaugurazione della nuova sede della Banca centrale europea (Fotogallery)

AFP PHOTO / DANIEL ROLAND - AFP
AFP PHOTO / DANIEL ROLAND - AFP

Contestazione clamorosa alla Bce. Una manifestante interrompe la conferenza stampa di Draghi, irrompendo nella sala e salendo sul tavolo della presidenza, proprio di fronte al numero uno dell'Eurotower, inveendo contro la "dittatura della Bce" e lanciando coriandoli. Immediato l'intervento della sicurezza e lo stop all'intervento di Draghi, visibilmente spaventato. Dopo pochi minuti il numero dell'Eurotower riprende la parola. Con il suo consueto aplomb: "Continuiamo da dove ho interrotto". (FOTO)

Draghi torna subito ai contenuti. Per rivendicare, innanzitutto, che "l'attuazione del Quantitative Easing procede regolarmente con volumi in linea con le nostre previsioni di 60 miliardi al mese e ci sono evidenti prove" dei suoi benefici.

Soprattutto, Draghi contesta le valutazioni negative rispetto all'efficacia della mossa che ha fortemente voluto. "Ci sono valutazioni un po' esagerate su eventuali problemi di scarsità di titoli" di Stato che la Bce potrebbe comprare nel corso del Qe: "il nostro programma è abbastanza flessibile da adattarsi se le condizioni dovessero cambiare".

"E' evidente", insiste Draghi, che "le misure che abbiamo messo in atto funzionano le condizioni del mercato finanziario e i costi del finanziamento al settore privato si sono allentati notevolmente negli ultimi mesi e le condizioni per i prestiti a imprese e famiglie sono significativamente migliorate, con un balzo della domanda di credito".

"Guardando avanti - spiega ancora Draghi - il nostro focus sarà la piena attuazione delle misure di politica monetaria. Attraverso queste misure contribuiremo ad un ulteriore miglioramento delle prospettive di crescita e una ripresa della crescita del credito e della liquidità". Insieme "questi sviluppi porteranno ad un sostenuto ritorno dell'inflazione ai livelli inferiori ma vicini al 2% nel medio termine e assicureranno l'ancoraggio delle aspettative nel medio termine".

Questo, in uno scenario che sta lentamente cambiando. "Gli ultimi indicatori suggeriscono che la crescita sta guadagnando slancio e che si ampiera' e si rafforzera' gradualmente", assicura Draghi. E passi in avanti sono attesi anche sul fronte inflazione. Dopo aver toccato il -0,1% a marzo, l'inflazione nell'Eurozona "grazie alle nostre misure di politica monetaria dovrebbe risalire durante il 2015 e crescere ancora nel 2016 e nel 2017". Due in questo quadro, le direttrici da seguire per i governi. Le politiche fiscali devono "supportare la ripresa economica, pur rimanendo all'interno del Patto di stabilità e crescita". E devono andare avanti le riforme del mercato del lavoro. "Per aumentare gli investimenti, alimentare la creazione di posti di lavoro e aumentare la produttività, le riforme del mercato del lavoro e azioni per migliorare l'ambiente in cui si muovono le imprese devono guadagnare slancio in diversi Paesi", spiega il numero uno dell'Eurotower.

Alla fine della conferenza, ultimate tutte le risposte alle domande dei giornalisti, la sala ha concesso un lungo applauso al presidente della Bce. Immediata la reazione di Draghi: "mi conforta molto il vostro applauso", dice all'indirizzo dei giornalisti.

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