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Crisi: Imfc, ripresa globale continua anche se crescita resta moderata

18 aprile 2015 | 21.26
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Crisi: Imfc, ripresa globale continua anche se crescita resta moderata

'La ripresa globale continua, anche se la crescita resta "moderata con prospettive irregolari''. Lo indica il comunicato finale del Imfc, International Monetary and Financial Committee, presieduto da Agustín Carstens, governatore della Banca del Messico, che si è tenuto a Washington. ''La crescita si rafforzerà nelle economie avanzate, che riflettono una solida ripresa in alcuni settori e migliori prospettive in altri -continua il documento finale- Nei paesi emergenti, che ancora rappresentano il grosso della crescita mondiale, l'attività economica è scesa, in alcuni casi, riflette una riduzione dei prezzi delle materie prime e delle esportazioni, e di fattori specifici del paese. In molti casi, i processi di aggiustamento e di consolidamento sono in corso. La crescita nei paesi in via di sviluppo a basso reddito dovrebbe rallentare, ma restare solida''.

''I prezzi del petrolio più bassi stanno avendo un impatto netto positivo globale, anche se gli effetti variano da paese a paese -continua la nota-. Rischi ancora persistono. Grandi cambiamenti dei tassi di cambio e dei prezzi delle attività, l'inflazione troppo bassa in alcune economie, le preoccupazioni per la stabilità finanziaria, il debito pubblico, e le tensioni geopolitiche richiedono vigilanza. La possibilità di una crescita potenziale più bassa sta diventando una sfida più rilevante nel medio termine. Gli squilibri globali sono ridotti rispetto agli anni precedenti, ma è ancora necessario un ulteriore riequilibrio della domanda''.

''Le politiche per promuovere la crescita forte, equilibrata e sostenibile continuano -aggiunge la nota-. Siamo impegnati a prendere ulteriori misure per portare la crescita reale e potenziale, e sostenere il nostro obiettivo di una più robusta, equilibrata occupazione nell'economia globale. Per questo dobbiamo rafforzare la fiducia e rafforzare la domanda in modo efficace, perseguendo un mix di politiche macroeconomiche che cercano di raggiungere l'urgente necessità di promuovere la crescita, pur mantenendo la sostenibilità di bilancio e la stabilità finanziaria, e accelerare la progettazione e l'attuazione di riforme strutturali. Inoltre investimenti pubblici e privati, soprattutto nel settore delle infrastrutture, vanno sostenuti''.

''Noi continueremo ad attuare le nostre politiche fiscali in modo flessibile, a seconda dei casi, per sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro, pur ponendo il debito in percentuale del Pil su un percorso sostenibile -scrivono nella nota-. La formulazione e l'attuazione di piani di consolidamento fiscale a medio termine resta cruciale in molte economie avanzate. Noi prenderemo in considerazione i modi per migliorare la composizione della spesa pubblica e delle entrate per migliorare la loro impatto sulla crescita e rafforzare strutture di bilancio per ridurre i rischi''.

''Siamo consapevoli dei rischi per la stabilità finanziaria -prosegue la nota-. In molte economie avanzate, la politica impone di continuare ad affrontare sbalzi di debito e bilanci deteriorati. È necessaria la calibrazione accurata ed efficace della politica di normalizzazione per attenuare le ricadute negative. Salvaguardare la stabilità finanziaria attraverso misure politiche micro e macroprudenziali ben progettate rimane una priorità per contenere gli eccessi, prevenire le crisi finanziarie, e quindi sostenere la crescita''.

''Le riforme strutturali sono fondamentali per aumentare la fiducia delle imprese, gli investimenti, e la creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani, e conseguire una crescita sostenibile e più inclusiva, soprattutto aumentando la produttività totale dei fattori, attraverso un ruolo più forte delle donne nell'economia, e una migliore istruzione e formazione", continua la nota. ''Gli sforzi collettivi per rafforzare il sistema monetario internazionale e facilitare ulteriormente l'integrazione delle economie emergenti più dinamiche dovrebbero essere rinnovati -conclude la nota-. La comunità internazionale sta cercando di costruire un nuovo quadro globale per lo sviluppo sostenibile fino al 2030 e oltre''.

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