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Xylella, l'Ue ha deciso: "Via le piante in un raggio di cento metri dagli alberi malati"

29 aprile 2015 | 08.20
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Le nuove misure impongono agli Stati membri di notificare nuovi focolai, di effettuare indagini ufficiali e di delimitare "rapidamente" le zone colpite. La Coldiretti: "Non sacrifichiamo alberi sani". Regione Puglia valuta provvedimenti: "Salta il consiglio". Undicimila piante a rischio solo in Salento

Una pianta d'ulivo (Infophoto)
Una pianta d'ulivo (Infophoto)

Nelle zone, colpite dalla Xylella, vanno messe in atto "rigorose misure di eradicazione", che includono la rimozione e la distruzione delle piante infestate e di tutte le piante ospiti all'interno di un raggio di 100 metri" a prescindere dal loro stato di salute". E' quanto ha deciso il Comitato permanente della Ue per la salute delle piante. Il Comitato permanente per la salute delle piante, riunitosi lunedì e martedì a Bruxelles, ha approvato le misure rafforzate, proposte dalla Commissione europea, per impedire la diffusione del batterio Xylella fastidiosa, che finora ha colpito gli ulivi di alcune zone della Puglia. Le nuove misure impongono agli Stati membri di notificare nuovi focolai, di effettuare indagini ufficiali e di delimitare "rapidamente" le zone colpite. Undicimila piante a rischio solo in Salento

Le misure adottate danno all'Italia la possibilità di applicare misure di contenimento in tutta la provincia di Lecce, dove "l'eradicazione non è più possibile". In questo caso viene mantenuto l'obbligo di rimuovere sistematicamente tutte le piante infette e di effettuare verifiche sulle piante circostanti, nel raggio di cento metri, in una zona di 20 chilometri adiacente alle province di Brindisi e Taranto. I movimenti e le importazioni di piante note per poter essere colpite dal batterio "saranno soggetti a condizioni rigorose". Un divieto specifico è imposto per l'importazione di piante di caffè provenienti in Honduras e Costa Rica, "considerato l'elevato rischio di infezione dal batterio".

Per il Comitato per la salute delle piante "la mancanza di trattamenti efficaci per curare le piante, una volta infettate, l'ampia gamma di specie di piante note per essere sensibili" alla Xylella e "l'alta probabilità di diffusione all'interno della Ue fanno di questo batterio una gravissima minaccia per l'Unione europea settore agricolo".

La Coldiretti si oppone. “Non siamo disposti a sacrificare alcun albero sano. Deve passare il ‘metodo’ di testare le piante circostanti. Non possiamo accettare quanto disposto a livello comunitario ovvero la rimozione e la distruzione delle piante infette e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri a prescindere dal loro stato di salute, che oltre ad essere inaccettabile in termini di distruzione del patrimonio olivicolo con esemplari monumentali introvabili al mondo, è improponibile sul fronte dei costi economici e della tensione sociale

Secco ‘no’ del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alle misure anti-Xylella adottate dal Comitato Ue per la salute delle piante. “E’ un provvedimento che evidentemente non è stato condiviso – dice duro il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – è stato calato d’alto, che non tiene conto dell’impossibilità oggettiva di alcuni provvedimenti e delle ricadute sugli olivicoltori. Prendiamo atto della decisione ‘tardiva’ di vietare l’importazione di piante di caffè e sottoporre a condizioni rigorose le importazioni all'interno dell'UE di piante specificate note per essere suscettibili di Xylella fastidiosa”.

La Regione Puglia studierà la decisione adottata dal comitato fitosanitario permanente dell'Unione Europea che ha preso una decisione sulle misure anti-xylella. E' passata la linea dura sulle eradicazioni di piante in un raggio di 100 metri da quelle infette. Si sta approfondendo l'applicabilità dei provvedimenti relativi alla Puglia dove è stato previsto un piano di contenimento. Secondo il presidente dell'assise pugliese, invece, ''sarebbe utile individuare provvedimenti atti a debellare il fenomeno infettivo senza distruggere il nostro settore olivicolo''.

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