Un luogo per "dare voce al mondo del biologico e alle sue imprese", Duccio Campagnoli presidente di BolognaFiere apre le porte all'area tematica dedicata all'agricoltura biologica e all'agrobiodiversità. Per l'ecologista indiana è "la scelta dell’agricoltura biologica è il primo indispensabile passo per restituire fertilità al suolo"
Un luogo per "dare voce al mondo del biologico e alle sue imprese". Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, apre così le porte del Biodiversity Park a Expo 2015, area tematica realizzata da BolognaFiere dedicata all'agricoltura biologica e all'agrobiodiversità. Ad inaugurare il parco Vandana Shiva, ecologista indiana e presidente di Navdanyan International, che lo definisce "il posto più importante di Expo" e dice che "è stata una gioia camminare in questa area". Presente anche il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala.
Attorno al parco della Biodiversità, 8500 metri quadrati di verde dove Shiva ha potuto piantare stamattina semi di okra, zucca e melone, si trovano il padiglione della Mostra della biodiversità, il padiglione del Biologico e il Teatro della terra, un centro convegni che sarà "un luogo d'incontro per chi vorrà discutere di bio", dice il presidente di BolognaFiere. Secondo Vandana Shiva, "questo è il posto più importante in Expo: tutta l'Esposizione - sottolinea l'ambientalista indiana - dovrebbe essere un 'parco della biodiversità'" perché "la scelta dell’agricoltura biologica è il primo indispensabile passo per restituire fertilità al suolo. E il suo sviluppo su scala mondiale - sottolinea - è necessario dare avvio concretamente a una nuova economia circolare". "L’agricoltura biologica - sostiene Vandana Shiva - può fornire risposte assolutamente necessarie al cambiamento climatico in atto, restituendo fertilità ai suoli, immagazzinando i gas serra che stanno distruggendo non il Pianeta, ma la sopravvivenza delle nostre culture e forse della stessa umanità".
Ritornare a una dimensione "familiare" dell'agricoltura può anche essere una opportunità "per fare fronte al cambiamento climatico globale", valorizzare i territori e dare la possibilità di un lavoro "creativo ai giovani, in antitesi all'agricoltura industriale". Forse anche per questo l'ambientalista indiana ha sorriso, stupita, quando ha visto a pochi metri dal padiglione bio quello della Coca Cola: "È bello che ci sia un parco della Biodiversità che ci dà tante opzioni - dice - ma colpisce che al suo fianco ci sia il padiglione della Coca Cola".
'Il biologico salverà il mondo', è la premessa che dà il via al Forum internazionale del biologico. Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, dice l'iniziativa "è un segnale concreto per fornire una risposta al tema di Expo, 'Nutrire il Pianeta, energia per la vita'". L'obiettivo del Forum "è quello di riunire le organizzazioni del bio, le realtà ambientaliste, del terzo settore, scientifiche, gli agricoltori e le imprese, ma anche i cittadini per dimostrare che il modello agricolo e alimentare biologico è l’innovazione in grado di rispondere alla grande sfida lanciata dall'Esposizione universale".
