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Editoria, per la prima volta insieme quattro direttori dei maggiori giornali Usa

23 maggio 2015 | 15.45
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Palcoscenico dell'evento il convegno 'Crescere tra le righe', al Borgo La Bagnaia (Siena), su iniziativa dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Richard Gingras: "Ottima collaborazione di Google News con AdnKronos"

(foto dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori)
(foto dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori)

I direttori di quattro dei maggiori quotidiani degli Stati Uniti insieme sul palco della Bagnaia per un confronto sul futuro dell'editoria. E' la prima volta che accade al mondo, e il palcoscenico di questo evento è stato il piccolo borgo in Toscana, al convegno 'Crescere tra le righe' promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Tra i temi affrontati con Gerard Baker del Wall Street Journal, Dean Baquet del New York Times, Martin Baron del Washington Post e Davan Maharaj del Los Angeles Times, moderati da Mario Calabresi, direttore de 'La Stampa', anche l'opportunità di veicolare l'informazione attraverso i social network.

Secondo Maharaj, "chi ha tra i 18 e i 29 anni legge le notizie su Facebook ed è importante per i giornali essere presenti su questi canali. Si vedranno molti esperimenti in questo senso, perché il fatto di non correre rischi non è una scelta". "Come direttore di giornale - ha detto Baquet - voglio avere il maggior numero di lettori, quindi devo seguirli dove sono. Abbiamo deciso che era più pericoloso non provare questa strada".

Per Baron invece "è necessario pensare anche all'effetto che trovarsi su Facebook produrrà sul marchio e non solo all'aspetto economico". Secondo Baker comunque "il mercato per un giornalismo di qualità resiste, perché la gente apprezza le cose ben fatte. Noi seguiamo quello che accade sui siti per capire cosa interessa al lettore, ma non per copiarlo".

"Dall'ascolto degli editori e dei direttori dei grandi giornali americani emerge una piena consapevolezza delle sfide che attendono oggi la carta stampata e delle prospettive che si aprono per raccoglierle sul fronte dell'innovazione e dell'integrazione con il web - ha commentato con l'Adnkronos Monica Maggioni, direttore di RaiNews 24 - Al centro della loro riflessione c'è la consapevolezza comune che è la qualità dell'informazione l'elemento essenziale della professione giornalistica nei nuovi tempi". Inoltre, dai numerosi interventi ascoltati al convegno 'Crescere tra le righe', emerge con chiarezza come sia già in atto un "pieno ripensamento" del ruolo del giornalista, mostrando che per questa professione "c'è ancora spazio nell'era digitale a patto che la qualità del lavoro, l'approfondimento dei fatti sia prevalente".

Intervenendo al convegno, monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha sottolineato che "informazione non è solo fornire notizie. Questa è solo la prima parte. Il giornalista non può essere solo un canale per passare notizie. Chiunque fa informazione ha la sacrosanta pretesa di fare formazione. E fare formazione significa fornire anche strumenti critici per leggere le informazioni. Chi dice che l'informazione non debba essere parente della formazione, a mio parere sbaglia".

Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori, ha chiuso l'edizione 2015 del convegno 'Crescere tra le righe' con un'esortazione ai giovani. "Abbiate il coraggio di rompere il ghiaccio, il coraggio di mettervi in gioco, il coraggio di aprirvi. Credete in quello che fate e farete ciò di cui non vi pensavate capaci. Siate più attori e meno spettatori, più leader e meno follower, più cittadini e meno sudditi" ha detto Ceccherini.

"Giovani ed educazione" sono le due parole chiave che, nel corso dei suoi quindici anni di attività, hanno caratterizzato l'impegno dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori. Una linea coerente, sottolineata dal presidente Ceccherini, nel momento in cui è stato consegnato il riconoscimento principale che l'Osservatorio assegna nel corso di ogni edizione di 'Crescere tra le righe'.

Un premio che, quest'anno, è andato a John Elkann presidente della Fiat Chrysler Automobiles, della Exor spa ed editore de 'La Stampa'. "In un'edizione de La Bagnaia che è la più internazionale mai vista, il premio non poteva andare che all'editore italiano più internazionale di tutti", ha detto il presidente Ceccherini introducendo la consegna del premio, avvenuta nel corso della serata che ha segnato la celebrazione ufficiale del quindicesimo compleanno dell'Osservatorio.

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