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**Pensioni: Taddei, flessibilità in uscita o spesa a rischio**

25 maggio 2015 | 14.55
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Fari anche sulla spending review: "non farà figli e figliastri, né favoritismi ma sarà costruita per creare una revisione della spesa rinnovata perché non dice solo che si taglia, ma come si taglia e interviene sui processi", assicura il responsabile economico del Pd

**Pensioni: Taddei, flessibilità in uscita o spesa a rischio**

Sul futuro assetto del sistema pensionistico serve "maggiore flessibilità in uscita" per assicurare "una spesa sostenibile" che metta in sicurezza le generazioni future. Così all'Adnkronos il responsabile economico del Pd Filippo Taddei sul nodo della previdenza sulla scia della bocciatura della Consulta alle norme Fornero sul blocco delle indicizzazioni.

Fatto il decreto legge che interessa gli anni dal 2012 al 2015, "le ipotesi su cui si lavora per il prossimo anno si reggono su due obiettivi: flessibilità in uscita, che però non crei scompensi sul medio periodo", ha sottolineato Taddei. Dunque, aggiunge, "offrire una flessibilità a chi vuole andare in pensione prima, a patto che questo spazio venga restituito attraverso una pensione ridotta per assicurare equilibrio tra sistema previdenziale e esigenze di spesa".

La flessibilità "va esercitata con responsabilità", afferma Taddei, sottolineando che "qualunque intervento del governo punterà alla sostenibilità della spesa futura affinché la libertà offerta a chi vuole andare prima in pensione non comporti costi per gli altri".

L'economista non si pronuncia sulle possibili ipotesi sul tavolo, ma calendario alla mano, anche se i nuovi interventi sono attesi con la legge di Stabilità in autunno, spiega che "già nella seconda metà di giugno penso che sarà fatto un passo avanti aggiuntivo nel dibattito con relativi dati ed indicazione della platea".

L'economista si è poi soffermato sulla revisione della spesa. "E' cruciale" e il lavoro tra Mef e Palazzo Chigi "va avanti" per una nuova 'spending' che tagli ma tagli bene, afferma. "La spending review è in fase di costruzione, ci stanno lavorando insieme Palazzo Chigi", con il commissario alla revisione della spesa Yoram Gutgeld e Roberto Perotti "e il Tesoro", ha detto Taddei, assicurando che ci saranno i risparmi attesi per colmare le esigenze di bilancio, anche grazie ad una "migliorata congiuntura economica, basso petrolio e basso euro" che potrebbe regalare altre sorprese sul fronte della crescita.

L'ex commissario Carlo Cottarelli "ha fatto un enorme lavoro di censimento delle voci da aggredire, adesso il lavoro non consiste solo su cosa tagliare ma come e con quali criteri", spiega l'economista, sottolineando che "c'è la volontà politica del governo per una seria spending review che garantisca servizi efficienti pagando meno". Quanto alle attese levate di scudi per i tagli futuri, Taddei osserva: "Gli italiani vedranno da sé che questa revisione non fa figli e figliastri, non fa favoritismi ma è costruita per creare una revisione della spesa rinnovata perché non dice solo che si taglia, ma come si taglia e interviene sui processi".

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