L'economista della Bocconi spiega che un default greco "potrebbe risvegliare l'area euro da dalla situazione ipnotica in cui versa e costituire un precedente importante". E per i Paesi che hanno più difficoltà di bilancio, come l'Italia, "è possibile un effetto contagio"
"Sicuramente esiste" un rischio default per la Grecia. "Tanto è vero che ne ha già fatto uno pochi anni fa: bisogna vedere se ci sarà un'uscita dall'Euro o ulteriore moratoria sul debito con permanenza nell'Euro". E' l'analisi di Andrea Resti, docente di Finanza alla Bocconi, raccolta dall'Adnkronos.
In questo momento, spiega, "l'area euro è drogata dal Quantitative easing, c'è una grande liquidità che cerca investimenti e comprime verso il basso gli spread". In questo scenario, un default greco "potrebbe risvegliare l'area euro da questa situazione ipnotica e costituire un precedente importante". E per i Paesi che hanno più difficoltà di bilancio, come l'Italia, "è possibile un effetto contagio".
Questo, prosegue l'economista, anche considerando che "l'opinione pubblica europea è ancora in luna di miele con il governo ma nel momento in cui dovesse finire, verrebbe a mancare un altro elemento di supporto". Resti, quindi, conclude: "i puntelli su cui si regge il nostro spread non sono così saldi e con uno scossone in Grecia ci sarebbero conseguenze".