Ma Atene rilancia: "Pronti ad intensificare i colloqui"
Doccia fredda sui negoziati fra la Grecia e la ex troika. Il team di esperti del Fondo Monetario Internazionale ha abbandonato i lavori in corso a Bruxelles ed è tornato a Washington osservando come le parti restano "molto lontane da un accordo". Lo ha annunciato il portavoce del Fmi, Gerry Rice, sottolineando che restano "grandi differenze sulla maggior parte delle questioni chiave". Anzi, ha aggiunto, "di recente non vi sono stati progressi sulla riduzione di queste differenze".
Di avviso opposto il governo greco, che si dice pronto ad accelerare il negoziato, come afferma il portavoce Gabriel Sakellaridis in una nota. "La delegazione greca nel corso del negoziato con i creditori e' pronta a intensificare i colloqui" per arrivare ad un accordo "anche nelle prossime 24 ore" e "sta continuando a lavorare sulle questioni in sospeso".
La situazione resta comunque complessa. L'Fmi continua a sottolineare "l'urgenza" dei colloqui, ma ha aggiunto che "non c'è una vera pianificazione" per i negoziati. "Il Fmi non lascia mai il tavolo" negoziale, ha concluso Rice. "Restiamo impegnati, ma in questo momento la palla è soprattutto nel campo della Grecia". Rice ha confermato come fra i punti di disaccordo resti il sistema pensionistico, giudicato insostenibile visto il tenore delle prestazioni, mentre va allargata la platea fiscale.
Eloquente il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk. Fra la Grecia e le istituzioni creditrici "ora non abbiamo bisogno di negoziati, ma di decisioni. Il governo greco deve essere un po' più realistico. Non c'è più tempo per giocare d'azzardo, il gioco è finito". La prossima riunione dell'Eurogruppo, in calendario il 18 giugno, "è vicina e deve essere decisiva".