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Con o senza l'euro, le 5 soluzioni possibili per la Grecia

01 luglio 2015 | 15.36
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Restare o uscire dalla zona euro non sono le due uniche strade che il governo ellenico ha davanti, ma sono i due estremi di una serie di soluzioni possibili, tra le quali l'uso di due valute parallele o di una moneta nazionale agganciata all'euro.

Grecia nell'eurozona. La Grecia nella zona euro è senza dubbio nel breve termine l'opzione meno dolorosa per l'economia ellenica, scrive il Wall Street Jornal. Le banche greche riceverebbero di nuovo i prestiti della Bce e verrebbe sbloccato il controllo sui capitali. A patto che si raggiunga un accordo con i creditori.

Grecia con l'euro ma fuori dall'Uem. La Grecia manterrebbe l'euro ma esce dalla zona euro: è la formula un po' bizantina ipotizzata dall'economista Jacob Funk Kierkegaard del Peterson Institute di Washington. E' la cosiddetta 'Opzione Montenegro' ribattezzata così perché Atene diventerebbe, come le economie dei Balcani, un altro dei paesi relativamente poveri, unilateralmente "euroizzati", scrive Funk Kierkegaard. L'enorme svantaggio di questa soluzione è che la Grecia non avrebbe accesso ai prestiti della Bce, con la conseguenza che una crisi di liquidità delle banche sarebbe una crisi di solvenza a scapito del sistema finanziario e dunque della crescita. Per ovviare a questo rischio le banche rischierebbero di finire in mani straniere che avrebbero il ruolo di creditore di ultima istanza. Un caso simile si è verificato in Messico durante la crisi del 1994-95 che non ha adottato il dollaro ma per evitare il collasso delle banche ha aperto agli acquirenti stranieri.

Dracma agganciata all'Euro. La Grecia stamperebbe una nuova valuta ma agganciata all'euro, come aveva fatto nel 1992 l'Estonia fresca di indipendenza dall'Urss con il marco tedesco. La quantità di nuova dracma in circolazione dovrebbe essere pari alle riserve estere elleniche, 5,8 mld di dollari secondo le ultime stime. Questa soluzione, tra le meno probabili, imporrebbe una severa disciplina di bilancio.

Euro e dracma, due valute parallele. L'ultima opzione è quella che gli economisti chiamano il sistema duale, in cui dracma e euro circolano fianco a fianco. Una casistica che ha molti precedenti nella storia e a sui il governo ricorrerebbe se fosse a corto di euro, fino all'esaurimento di quest'ultimo.

Ritorno alla Dracma. Il passaggio alla nuova dracma potrebbe avvenire gradualmente, come nel caso del sistema duale, o in modo repentino. Nel secondo caso la Grecia avrebbe da subito il controllo della sua politica monetaria. Inoltre nel breve periodo una dracma svalutata provocherebbe forte volatilità e turbolenze sui mercati finanziari, ma nel lungo termine potrebbe essere un motore per la crescita futura dell'economia greca stimolando consumi ed esportazioni. A patto che il paese metta in atto serie politiche economiche.

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