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Ricerca: nasce Polifab, Polimi spinge su nano e micro tecnologie

04 luglio 2015 | 13.38
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Ricerca: nasce Polifab, Polimi spinge su nano e micro tecnologie

Il Politecnico di Milano spinge sulle nano e micro tecnologie e lancia il nuovo Polifab. Il nuovo centro per le micro e nano-fabbricazioni del Polimi, spiega l'Ateneao meneghino, è stato istituito "per fornire le tecnologie necessarie allo sviluppo di applicazioni in fotonica, micro e nanoelettronica, biotecnologie con l’integrazione di materiali avanzati e nanotecnologie". Situato nel Campus Leonardo in Via Colombo, Polifab "ha la duplice missione di sostenere e promuovere le attività di ricerca dell’Ateneo e facilitare collaborazioni e sinergie con enti di ricerca esterni e con il mondo industriale" evidenzia il Polimi.

"Polifab rappresenta per l’Ateneo un nuovo tassello per dialogare sempre più con l’esterno e il mondo industriale in particolare -afferma il Rettore Giovanni Azzone- la sua missione è la ricerca che il nuovo sistema di laboratori porterà avanti in settori strategici per il Paese. Qui lavorerà una comunità eterogenea di ricercatori che collaboreranno a progetti interdisciplinari: ingegneri, fisici, chimici, matematici e biologi".

"Grazie alle macchine e alle strumentazioni di cui è dotato, il centro Polifab è certamente all’avanguardia nel settore" aggiunge Andrea Lacaita, direttore di Polifab. "Siamo in grado di condurre ricerca di frontiera grazie anche al contributo e al sostegno della Fondazione Cife che -spiega- ci ha messo a disposizione molte delle attrezzature oggi in dotazione".

In dettaglio, Polifab offre le principali tecnologie necessarie per la realizzazione di microlavorazioni, di prototipi di microsistemi, per il loro assemblaggio e incapsulamento fino alla funzionalizzazione biochimica delle superfici. Molte le applicazioni che vanno dai biosensori per la diagnostica medica ai chip microfluidici per studi biologici, o dai sensori e memorie magnetiche ai dispositivi per la nanoelettronica, alla fotonica integrata e componenti per il fotovoltaico.

Polifab è dotato di una cleanroom di 370 metri quadrati, fornita di strumentazione per fabbricazione su wafer fino a 6” di dispositivi, mediante crescita di film sottili, litografia (ottica ed elettronica), attacco selettivo e caratterizzazione metrologica.

La cleanroom, infine, è circondata da un cluster di laboratori che operano nei campi della fotonica integrata, del fotovoltaico, della biosensoristica, della spintronica, dell'elettronica organica e della strumentazione elettronica integrata. Gli utenti di Polifab possono quindi trovare in loco ampie competenze e strumentazione a supporto delle attività di progettazione e caratterizzazione di materiali, dispositivi e microsistemi.

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