cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 06:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Fisco: Upb, 92,8 mld tax expenditure destinati a sconti Irpef (57,5% totale)

02 agosto 2015 | 11.44
LETTURA: 3 minuti

 - INFOPHOTO
- INFOPHOTO

Ben il 57,5% delle spese fiscali è destinato agli sconti Irpef, che nel 2015 ammontano a 92,8 miliardi di euro su un totale di 161,3 mld. Al secondo posto ci sono le agevolazioni Iva, che ammontano al 27% del totale, seguite dall'Irap con il 5,7% delle tax expenditure. La classificazione delle 282 voci che compongono le agevolazioni fiscali è contenuta nel documento dell'Ufficio parlamentare di bilancio, consegnato in occasione di un'audizione in parlamento sui dlgs della riforma fiscale.

Secondo l'esercizio di valutazione effettuato dall'Upb le forme di riduzione del prelievo Irpef che hanno carattere strutturale ammontano a 67,8 miliardi. In particolare, le detrazioni per fonte di reddito (che contribuiscono a determinare la strutturale di progressività dell'imposta) ammontano a 37,8 mld. Mentre le detrazioni per carichi fiscali sono pari a 11,2 mld, a cui si aggiungono 12,3 mld di deducibilità dei contributi previdenziali e 6,5 mld della tassazione separata degli arretrati e del tfr.

L'esame dell'Upb mostra come la diffusione di gran parte delle agevolazioni sia relativamente limitata tra i contribuenti. Escludendo le detrazioni da lavoro (che riguardano l'88% dei contribuenti), l'esenzione per le abitazioni principali (che interessa il 43%) e le detrazioni per spese sanitarie (41%), le altre singole forme di agevolazione vanno a meno di un terzo dei contribuenti.

Il 31% del complesso dei contribuenti Irpef beneficia delle detrazioni per i carichi familiari, mentre circa il 30% gode dell'esclusione dei redditi fondiari sottoposti ad Imu. I contribuenti che beneficiano delle agevolazioni per il recupero edilizio arrivano al 17,1%, mentre gli sconti per le assicurazioni sulla vita interessano il 13,7% della platea, infine tutti gli altri sconti sono ad appannaggio di una quota ancora più ridotta.

In generale, osserva l'Upb, la quota di beneficiari risulta più alta tra le classi di reddito superiori, anche a causa della ''minore capienza fiscale dei contribuenti a basso reddito''. L'agevolazione media per contribuente, ossia il rapporto tra agevolazioni erogate e il complesso dei contribuenti, risulta più elevata per la classe più ricca per la quasi totalità delle spese fiscali, a esclusione delle sole detrazioni da lavoro e per canoni di locazione.

L'Ufficio parlamentare espire ''qualche dubbio interpretativo'' sulla effettiva natura di 'spesa fiscale' di alcune voci che rientrano nell'elenco, come gli assegni di mantenimento dei figli, perchè non sono considerati imponibili per il coniuge ricevente. L'Upb osserva che tali somme ''risultano già tassate al momento in cui sono percepite dal coniuge debitore'' e quindi ''appare opinabile'' considerare spesa fiscale la non imponibilità da parte del coniuge ricevente. Di ''controversa valutazione'' secondo l'Ufficio, è anche il caso degli assegni di mantenimento che sono deducibili per il coniuge debitore mentre l'assegno costituisce reddito imponibile per il coniuge creditore.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza