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Lavoro: dal 1 settembre 'Rete' contro caporalato agricolo

20 agosto 2015 | 16.56
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Foto (Infophoto)
Foto (Infophoto)

Il governo sta rafforzando le iniziative per combattere il lavoro nero e il caporalato in agricoltura e, un duro colpo a questo fenomeno potrebbe essere inferto presto, con la piena operatività della "Rete del lavoro agricolo di qualità". A partire dal 1 settembre infatti, le imprese agricole potranno aderirvi via web al sito www.inps.it. E così, per la prima volta in Italia, le aziende del settore che sono in regola (che si avvalgono di lavoratori regolari) e che rispondono ai requisiti di sicurezza sul lavoro potranno ricevere una sorta di bollino, un "certificato di qualità". Di pari passo aumenteranno i controlli sulle aziende non iscritte alla Rete stessa.

Si tratta di una "sperimentazione unica in Italia da tempo attesa dopo anni di disattenzione che ci consentirà la certificazione etica del lavoro agricolo" ha sottolineato oggi il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

"Sarà fondamentale che le imprese agricole, le imprese alimentari e della grande distribuzione la utilizzino quotidianamente - ha raccomandato - per certificare la piena regolarità delle attività e sarà importante anche poter disporre di un logo identificativo sui prodotti in modo che il cittadino-consumatore possa informarsi".

operatività sarà rafforzata con ok a collegato agricoltura in Parlamento

Il fenomeno è emerso in tutta la sua drammaticità in queste ultime settimane nelle campagne pugliesi, con una donna morta e un uomo in coma, entrambi braccianti, impiegati nei vigneti nei dintorni di Andria, dove si lavora alacremente in vista della vendemmia.

Intanto, la cabina di regia della 'Rete', operativa da febbraio, è stata convocata con urgenza il 12 agosto, su richiesta del ministero del Lavoro in seguito ai drammatici fatti di cronaca avvenuti in Puglia. La cabina è presieduta da Fabio Vitale, direttore della Dg centrale Vigilanza, Prevenzione e contrasto dell'economia sommersa dell'Inps. Della cabina di regia fanno parte le organizzazioni sindacali, le organizzazioni professionali agricole, insieme ai rappresentanti dei ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni.

La rapida approvazione delle norme sul lavoro agricolo e sulla "Rete" contenute nel Collegato agricoltura, all'esame del Parlamento, permetteranno di rafforzare ulteriormente l'operatività di tale strumento. L'organismo è nato per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità e delle criticità che caratterizzano le condizioni di lavoro nel settore agricolo e che determinano rischi pesanti la salute e l'incollumità dei braccianti.

Il ministero del Lavoro ha avviato mappatura zone critiche e irregolarità

Intanto ai primi di agosto la Direzione Generale per l'attività ispettiva del ministero del Lavoro ha dato indicazione alle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro di coinvolgere i responsabili dei servizi prevenzione delle Asl nelle attività di vigilanza già programmate e sulla base di intese preventive o prassi consolidate.

L'obiettivo è quello di accertare e contrastare i fenomeni di caporalato, lavoro "nero" o irregolare, e di assicurare il rispetto delle condizioni di sicurezza in cui devono operare anche i lavoratori del settore agricolo.

Proprio per il settore, il ministero del Lavoro ha già programmato specifiche attività di vigilanza, partendo da una analitica mappatura delle aree geografiche che negli ultimi anni hanno fatto registrare la maggiore concentrazione dei fenomeni di irregolarità̀ e delle criticità̀.

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