Più lavoro, più crescita e soprattutto la riconferma dell'irreversibilità dell'euro: ci sono numerosi motivi, almeno dieci, per sostenere che il piano di salvataggio per la Grecia è la cura giusta per risollevare il paese. Parola del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici, che nel suo blog elenca uno ad uno dieci ragioni per sostenere il paino. Un messaggio quello contenuto nel testo vergato dal responsabile Ue che arriva all'indomani delle dimissioni del premier ellenico Alexis Tsipras e la convocazione di elezioni anticipate il 20 settembre, con tanto di rischi sull'attuazione del severo programma necessario all'esborso di prestiti pari a 86 mld di euro in tre anni.
Primo. "Abbiamo riconfermato l'integrità della zona euro" e "adesso siamo tutti su un percorso che assicura un futuro sostenibile alla Grecia nella moneta unica", scrive Moscovici, osservando che "La Grecia è e resterà irreversibilmente un membro della moneta unica".
Secondo. "Le finanze pubbliche si stanno stabilizzando e rafforzando ulteriormente", afferma il commissario convinto che "l'approccio concordato per realizzare l'aggiustamento è credibile, economicamente efficace e socialmente equo. Riequilibra la necessità di sostenere la ripresa economica, nonché l'imperativo di riportare il debito a livelli sostenibili".
Terzo. "C'è un chiaro impegno per garantire la sostenibilità del debito della Grecia", assicura Moscovici rimandando alla prima revisione trimestrale dell'attuazione del piano (ottobre) la decisione sull'eventuale allungamento del periodo di grazia e di rimborso.
Quarto. Per il commissario il piano mette i consumatori al centro, grazie alla spinta per la liberalizzazione dei mercati e all'intervendo per snellire la macchina burocratica.
Quinto. Il sistema bancario sarà ristrutturato rafforzando l'intero sistema finanziario, sottolinea ancora il commissario francese.
Sesto. Modernizzazione del mercato del lavoro che, assicura, "rafforzerà la creazione di posti di lavoro.
Settimo. Le privatizzazioni, spiega il commissario, rafforzeranno gli investimenti a beneficio di un calo dell'alto debito pubblico.
Ottavo. Modernizzazione della Pa con servizi più efficienti e maggiore l'efficienza del sistema giudiziario, il che aiuterà la lotta contro la corruzione e l'evasione fiscale.
Nono. Ottimizzazione nell'uso dei fondi Ue, grazie all'assistenza della Commissione europea.
Decimo. Fari sulla giustizia sociale: il piano sarà infatti "per la prima volta soggetto a uno studio sull'impatto sociale" spiega il commissario, concludendo che "la giustizia è il cuore di questo programma di riforme".
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