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Taddei: "Nessuno stop Ue a taglio Tasi, è solo gossip"

02 settembre 2015 | 16.59
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Taddei:

Nessuna frenata dell'Ue sulla cancellazione di Tasi e Imu, le voci trapelate sono "gossip" senza alcuna evidenza. Il responsabile economico del Pd Filippo Taddei, parlando all'Adnkronos 'bolla' come pettegolezzi infondati le indiscrezioni sulle perplessità di Bruxelles sul progetto del governo di abolire la tassa sulla prima casa e terreni agricoli e imbullonati.

"Ad oggi non c'è riscontro, né ufficiale né ufficioso, sulla contrarietà della Commissione europea verso l'intervento", sottolinea Taddei. "Quanto trapelato è una forma di gossip - incalza l'economista - perché se vi fosse un pressing della Ue sull'Italia in questa direzione non sarebbe certo affidato a queste forme di comunicazione attraverso 'fonti anonime'". Da Bruxelles, insiste, "non ci sono affermazioni contrarie a questa nostra scelta, ma solo delle raccomandazioni ad approvare la riforma del catasto e su questo aspetto c'è un impegno del governo".

Per Taddei le leggi di bilancio, e quella di Stabilità nella fattispecie, "si valutano nel complesso, non sulla base di singoli provvedimenti e trovo sia un modo molto poco serio condurre il dibattito di politica economica affidandosi a fonti non identificate. Non è così che funziona". La prassi, ricorda l'economista, è diversa: "una volta che un Paese avrà presentato il bilancio ci sarà la valutazione dei cittadini attraverso i Parlamenti e dell'Ue, e quei bilanci verranno valutati nel complesso. Questo è il modo corretto di agire" perché "le scelte di politica economica sono responsabilità del governo in un dialogo costruttivo con Bruxelles e non un dialogo finto".

Guardando alla legge che verrà trasmessa a Bruxelles entro il 15 ottobre, Taddei sottolinea che "il marchio di questa Stabilità sarà il sostegno agli investimenti, alla ripresa e all'occupazione". Il nostro obiettivo, aggiunge, "è una politica fiscale espansiva con incentivi corretti, ma allo stesso tempo responsabile" con un "continuo e graduale taglio degli sprechi attraverso la spending review".

Una revisione della spesa, prosegue, "che diventi un'operazione annuale, che entra nella struttura del bilancio. E' da lì che verrà la parte consistente delle coperture, il resto da una maggiore flessibilità Ue rispetto a quella già accordata". Taddei è fiducioso rispetto alla concessione di nuovi margini di manovra sul deficit da parte dell'Europa. "La legge sarà così ambiziosa da giustificare la richiesta e il via libera a una maggiore flessibilità non per costrizione ma perché le istituzioni Ue e i partner sono adesso convinti che questa manovra fa recuperare all'Italia il terreno perduto".

Intanto la boccata d'ossigeno per l'economia per il miglioramento del pil e al calo della disoccupazione registrato ieri dall'Istat fanno ben sperare. Sulla possibilità di chiudere il 2015 con un pil all'1% contro lo 0,7% stimato dal governo ad aprile "siamo più ottimisti di prima, spero che alla luce dei nuovi dati sia possibile questa revisione al rialzo".

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