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Pil: Istat, stima terzo trim. +0,3%, crescita acquisita 2015 a +0,7%

04 settembre 2015 | 18.37
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Segnali positivi per l'economia italiana con una crescita economica che dovrebbe "proseguire a ritmi moderati" e un mercato del lavoro che "appare in miglioramento" con prospettive dell’occupazione che "nei prossimi mesi appaiono moderatamente favorevoli". A disegnare un quadro una volta tanto ottimistico è l'Istat che nella sua nota mensile stima per il terzo trimestre un Pil in aumento dello 0,3% rispetto al secondo trimestre (con un range possibile tra +0,1 e +0,5%), grazie al contributo della domanda interna che dovrebbe bilanciare il "rallentamento delle esportazioni, condizionate dalla decelerazione delle economie dei paesi emergenti". L'istituto di statistica sottolinea inoltre che per il 2015 la crescita acquisita è pari allo 0,7%

L'Istat ricorda che nel secondo trimestre (con un Pil +0,3% congiunturale) l’attività produttiva ha confermato i risultati positivi registrati a inizio anno con una crescita determinata da un aumento del valore aggiunto dei servizi (+0,3%) e dell’industria in senso stretto (+0,2%) mentre è tornata negativa la dinamica delle costruzioni (-0,7%).

Dal lato della domanda, all’incremento congiunturale dei consumi (+0,4%) si è associata una riduzione degli investimenti totali (-0,3%), sintesi della flessione di quelli in costruzioni (-0,8%) e nei mezzi di trasporto (-2,7%) e dell’aumento degli investimenti in macchinari e attrezzature (+0,6%).

Sul fronte del lavoro l'istituto ricorda che i dati trimestrali dell’indagine sulle forze di lavoro hanno portato a una revisione al rialzo dell’occupazione rispetto a quanto osservato in precedenza sulla base dei dati mensili. Nel secondo trimestre l’occupazione è cresciuta dello 0,5% rispetto al trimestre precedente con un’espansione che ha interessato tutte le aree territoriali e tutti i principali settori produttivi. Tale tendenza è proseguita in luglio (+0,2% rispetto a giugno) determinando, nel complesso, nei primi sette mesi dell’anno, un incremento degli occupati che ha superato le 100 mila unità.

in generale, da giugno - conclude l'Istat - il clima di fiducia ha mostrato segnali di rafforzamento, prefigurando un’inversione di tendenza dei ritmi produttivi nei prossimi mesi.

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