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Esodati: Mef 'trattiene' risparmi fondo, Damiano e sindacati 'inaccettabile'

09 settembre 2015 | 17.57
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Esodati: Mef 'trattiene' risparmi fondo, Damiano e sindacati 'inaccettabile'

Si riapre il caso esodati. Servono ancora risorse per sanare la posizione di chi, causa la riforma Fornero, è rimasto senza lavoro e senza pensione. Ma il Tesoro ha comunicato alla commissione lavoro della Camera che le risorse del fondo che non sono state spese nel periodo 2013-2014, circa 500 milioni, "sono perdute" e "sono gia' tornate nelle casse dello Stato". Una presa di posizione che il presidente della Commissione, Cesare Damiano, ritiene "inaccettabile" e che "apre una questione politica da risolvere con i ministri competenti".

Altrettanto dura la reazione dei sindacati. "È intollerabile che, a fronte di un dramma ancora non risolto del tutto quale è quello degli esodati, il ministero dell'Economia comunichi di aver incamerato le risorse del Fondo relativo", attacca il segretario confederale Cgil Vera Lamonica che aggiunge: "è scandaloso che oggi si dica che sono stati utilizzati per altri fini, nonostante la legge istitutiva del Fondo esodati preveda espressamente che i risparmi siano destinati al Fondo stesso per il completamento delle salvaguardie, e nonostante le dichiarazioni ben diverse fatte finora".

Occorre "approvare rapidamente la settima salvaguardia per gli esodati, perché le risorse ci sono già e non possono essere distratte per altri scopi vista l’importanza sul piano sociale di questo tema", scandisce il segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli. Stessi toni dalla Uil. "Bisogna fare la settima salvaguardia per i lavoratori esodati. Le risorse ci sono. Vanno utilizzate quelle risparmiate nelle precedenti salvaguardie. È gravissimo se il Mef destina altrove quelle risorse", evidenzia il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti.

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