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Cooperazione: presentata edizione 2015 'Africa–Italy Excellence Awards'

29 settembre 2015 | 18.45
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Cooperazione: presentata edizione 2015 'Africa–Italy Excellence Awards'

Sbarca a Modena “Africa–Italy Excellence Awards” il premio, giunto alla sua quinta edizione, destinato a persone, organizzazioni, imprenditori e imprese che abbiano contribuito con il loro operato a far eccellere la comunità africana presente in Italia. Diviso in 4 categorie speciali e numerose sottocategorie (in tutto 27 riconoscimenti), quest’anno il premio è esteso anche ad italiani che con il loro operato hanno migliorato le condizioni di vita e di integrazione degli immigrati africani.

A partire dal primo ottobre verranno raccolte le candidature spontanee online sul sito africaitalyexcellenceaward.org, successivamente saranno selezionati i candidati piu’ competenti che andranno poi al voto. Per l’assegnazione saranno considerati per una quota del 45% i voti inviati dal pubblico tramite i social network e il sito ufficiale di Divino Friends, mentre per il restante 55% rileverà il giudizio di una commissione tecnica composta da esperti nel campo dell'immigrazione, dell'economia, dell'informazione e del sociale.

La premiazione si svolgerà il 5 dicembre a Modena presso il BPER Forum Monzani. In tale occasione, verrà assegnato da BPER anche uno speciale Premio dedicato al progetto Be Atlas, iniziativa volta a favorire l’inclusione finanziaria e sociale delle comunità di migranti. Il riconoscimento andrà infatti a quella che si è più contraddistinta per intraprendenza, spirito di collaborazione e partecipazione attiva nella realizzazione di progetti di comunità.

Cooper, riconoscimento sprona la comunità africana a eccellere

"La mia è una storia lunga che inizia in Ghana e continua in Italia, dove ho anche preso la cittadinanza”, così Freda Cooper, responsabile di Divino Friends Organization, racconta la genesi del progetto. “Abbiamo deciso di istituire questo premio – spiega – per dimostrare che esiste anche un'altra Africa, un universo parallelo che, con spirito di sacrificio, vuole riscattare l'Africa dipinta come il continente che sa solo chiedere aiuto e che è sinonimo di miseria”.

"Ci sono 27 riconoscimenti – continua Cooper – per esprimere al meglio tutte le varie sfaccettature delle comunità africane in Italia e delle tante attività, a volte anche poco conosciute, che gli africani fanno in questo Paese".

Il premio, sottolinea la responsabile di Divino Friends Organization, è “unico nel suo genere” e “ha una forte valenza anche per spronare la comunità africana ad eccellere e ad essere indipendente e questo è un aspetto fondamentale per una piena integrazione”. In conclusione Cooper osserva: “C'è ancora tanto da fare. L'Italia non è l'Inghilterra o gli Stati Uniti, ha a che fare con l'immigrazione da molto meno tempo e il cammino è ancora lungo; sia per gli italiani sia per gli africani che vivono qui”.

Garavini, speriamo che queste tematiche diventino di interesse comune

"Contaminare la cultura delle aziende con la capacità di accoglienza può diventare un must per la nostra società. Personalmente ho fatto due anni di cooperazione internazionale nella Repubblica Centrafricana e devo dire che è stata una esperienza che ricordo con grande piacere e che mi ha aiutato nella mia vita da manager". Sono le parole con cui Eugenio Garavini, vice direttore generale di BPER Banca, è intervenuto all’incontro di oggi, portando anche una testimonianza della sua esperienza personale.

"La valenza di sostenere un progetto come questo - spiega - è doppia. La prima è che una banca può interagire e interessarsi di problematiche che non sono comuni ma che speriamo lo diventino. La seconda è più concreta: agli Africa Awards si aggiungerà il 5 dicembre il Premio che Bper ha nominato ‘Be Atlas’, dedicato a quelli che una volta venivano chiamati i 'nuovi italiani' ".

"Vogliamo essere di sostegno - ha aggiunto Garavini - a queste persone che stanno cercando di integrarsi e hanno grande spirito di sacrificio, di impresa e una capacità esplosiva di dare un contributo alla nostra nazione. Integrazione, accoglienza e valorizzazione non possono essere disgiunte". "Ci sono idee e progetti e noi, come banca, visto che crediamo nella progettualità, li vogliamo sostenere” ha concluso.

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