Cosa hanno in comune la Forestale e l'arte culinaria? L'attenzione ai prodotti di qualità. È proprio la Forestale a occuparsi di tutelare i prodotti certificati, spesso oggetto di frode. Nel 2014 i controlli di questo tipo sono stati più di 9mila, con 206 reati accertati, 244 persone segnalate, oltre 1500 reati amministrativi, 209 t di merce sequestrata e un importo notificato di 2 milioni e 200mila euro . Parallelamente, per chi si lavora dietro ai fornelli, la Forestale organizza dei corsi riguardo al possibile utilizzo nella ristorazione, in base alla normativa vigente, della selvaggina e della cacciagione.
Le lezioni sono nate per promuovere la tutela della fauna dando indicazioni sulle specie protette, ma anche per mettere a conoscenza i ristoratori della normativa nazionale: chi non la rispetta rischia pesanti sanzioni penali e amministrative, tra cui la chiusura temporanea del locale in caso di somministrazione di piatti a base di specie protette.
La sola produzione primaria agricola in Italia vale circa 45 miliardi annui (dati 2009-2013); il 12% del dato europeo per lo stesso periodo (373 miliardi), un rapporto considerevole se si tiene conto che per estensione territoriale l'Italia rappresenta il 7% dell'Ue. L'indice degli input di lavori agricoli nazionale (93,7 nel 2012) è superiore a quello europeo (80).
L’Unione europea ha registrato oltre 1.254 prodotti con marchi D.O.P., I.G.P. e S.T.G.: di questi, ben 273 sono di origine italiana, il 22% dell'intera fetta di mercato europeo. Tra i più venduti e remunerativi, formaggi e prodotti a base di carne D.O.P. e I.G.P., con un fatturato globale di vendita pari, rispettivamente, a 6,3 e a 3,2 miliardi di euro. Parmigiano reggiano e prosciutto di Parma sono i prodotti più monitorati, con controlli mirati a verificare il processo produttivo e la tracciabilità documentale.
.jpg)
.jpg)
