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Scappo dalla città! E' corsa alla campagna: 48mila titolari di aziende agricole under 35

04 ottobre 2015 | 12.26
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Giovani agricoltori di Coldiretti
Giovani agricoltori di Coldiretti

L’Italia è il Paese europeo a maggioranza giovani agricoltori, con 48mila titolari di aziende agricole under 35 ed un genitore italiano su tre sogna che il figlio faccia l'agricoltore. "Il prestigio sociale che si sono conquistati con impegno gli agricoltori italiani è dimostrato dal fatto che oggi quasi il 29 per cento dei genitori italiani consiglierebbe ai propri figli di fare l’agricoltore e che ben il 55 per cento sarebbe contento se il figlio o la figlia sposasse un agricoltore" è il quadro che emerge da una analisi, elaborata su Ipr Marketing, dai giovani della Coldiretti che hanno deciso di essere partner di Terra Madre Giovani, per far conoscere il nuovo modello di sviluppo promosso nelle campagne in Italia.

Il nostro Paese, continua la Coldiretti, "è probabilmente quello Europeo con il maggior numero di giovani alla guida di imprese agricole, con quasi 48mila titolari giovani under 35". "Una partecipazione che vuole anche affermare il crescente interesse dei giovani italiani verso l’agricoltura secondo principi di eticità, qualità e legame con il territorio" afferma la delegata nazionale dei giovani Coldiretti, Maria Letizia Gardoni.

Si sta affermando, sottolinea Gardoni, "una nuova generazione di contadini, allevatori e pastori che fanno molto più che produrre cibo Made in Italy perché proteggono i semi, le piante, l’acqua e i suoli e ogni giorno portano avanti in Italia non solo la crescita economica, ma anche la difesa della cultura, della storia, della bellezza, della salute e in generale l’alta della qualità della vita".

Se un numero sempre più elevato di giovani decide di dare continuità all’azienda familiare, "la vera novità -evidenzia Coldiretti- sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione". Secondo una analisi della Coldiretti/Ixe’, tra le new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, il 57 per cento ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74 per cento è orgoglioso del lavoro fatto e il 78 per cento è più contento di prima.

La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro, spiega Coldiretti, apprezzata per il 57 per cento anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici. Un fenomeno, osserva la confederazione degli imprenditori agricoli, che è alla base del profondo processo di rinnovamento in atto nelle campagne, confermato dal fatto che quasi un’impresa agricola italiana su 3 è nata negli ultimi 10 anni.

"Siamo di fronte -osserva Coldiretti- ad una sostanziale riscoperta delle opportunità offerte dal mondo rurale interpretato in chiave innovativa, grazie soprattutto alla spinta venuta dalla Legge di Orientamento (la legge 228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti, che ha aperto la strada all’agricoltura multifunzionale".

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