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Sviluppo: ICity Rate, Milano Bologna e Firenze città più smart d'Italia

15 ottobre 2015 | 11.40
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InfoPhoto - INFOPHOTO
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Milano, Bologna, Firenze: sono le città più smart d’Italia. Completano la top 10 Modena, Venezia, Parma, Reggio Emilia, Trento, Padova e Trieste. Lo rivela ICity Rate 2015, l’indagine annuale realizzata da Forum Pa con la collaborazione di Openpolis, che stila la classifica analizzando 106 comuni capoluogo sulla base di 150 indicatori statistici. Le tre capolista si confermano sul podio rispetto al 2014, ma con ritmi diversi: Milano accelera, Firenze cammina veloce e Bologna frena. Dopo Roma - infatti- il capoluogo emiliano è la città che in assoluto avanza di meno nei punteggi rispetto allo scorso anno.

La quarta edizione della classifica tiene in considerazione anche la "legality": un insieme di dodici indicatori puntuali che vanno a misurare il livello di legalità territoriale. “Dalla lentezza dei processi, agli abusi edilizi, passando per la criminalità organizzata in tutte le sue sfaccettature, molto spesso lì dove la città cerca di evolversi, problemi strutturali interrompono il tutto sul nascere", commenta Gianni Dominici, direttore generale di Forum Pa e curatore della ricerca. Le altre categorie di osservazione restano economy, living, environment, people, mobility e governance.

Milano conferma la supremazia per economia, living, people (#1) e la buona posizione sui temi dell’ambiente (#24), della mobilità (#4), della governance (#12). Per quanto riguarda la legalità, scende al #70 per via della diffusione della microcriminalità, del numero di giornalisti minacciati e dell’incidenza, in provincia, di comuni commissariati. Roma, invece, ha indicatori alti per quanto riguarda l'economia (#3), people (#9), living (#12) e mobilità (#18) ma perde importanti posizioni in governance (#36), environment (#85) e, soprattutto si posiziona al #97 posto per la variabile legality che la fa scendere alla 21° posizione perdendo ben 9 posti rispetto al 2014.

Le città del Sud: prima Cagliari (#60), Napoli #80, Matera #77Anche quest’anno sei delle dieci città al top non sono città metropolitane ma città di medie dimensioni. Modena, ad esempio, è quarta in Italia per performance economiche. Posizione raggiunta grazie alla direzionalità (imprese con 250 addetti ogni 10mila imprese), il quarto per internalizzazione produttiva, il quinto per comportamenti innovativi (start up e contratti di rete ogni 10mila imprese). Ma non basta: Modena è quarta per la cura dell’infanzia, terza per l'assistenza degli anziani, quarta per ciclabilità, terza per partecipazione elettorale, quarta per propensione all’associazione.Al vitalismo delle città intermedie si contrappone la realtà contraddittoria delle grandi città italiane, baricentro delle 14 aree metropolitane. A Milano, Bologna, Firenze, Venezia e Torino raggruppate nelle prime 11 posizioni seguono le altre nove ben distanziate con Roma in 21° posizione, Genova al #29 e poi le città del Sud con Cagliari alla posizione #60. Tra Reggio Calabria, ultima in classifica, e la primatista Milano ci sono ben 383 punti di stacco. La prima città del mezzogiorno in classifica si conferma, anche quest’anno, Cagliari, che ‘soffre’ per consumo di energia elettrica, dispersione della rete idrica, accessibilità terrestre, partecipazione elettorale e mancanza di strumenti di pianificazione ambientale. Eccelle invece per l’incidenza del verde urbano e la propensione alla mobilità collettiva. Lecce è la città che in Italia ha registrato un maggior incremento in assoluto nell’ultimo anno, il che le ha permesso di guadagnare 5 posti in classifica. La città pugliese ha le sue performance migliori nel tasso di imprenditorialità (7° in Italia), nella diffusione di connessione tra le imprese, nell’impegno nel monitoraggio dell’aria. Napoli è solo 80esima, Matera – capitale della Cultura 2019 – è 77esima.

Aosta, Reggio Emilia e Lecco sul podio per la legalità

Andando ad analizzare le singole categorie, si conferma il primato delle città più piccole in tema ambientale. A Trento seguono Mantova e Belluno. Per la mobilità, Venezia resta prima grazie alle caratteristiche strutturali che favoriscono il ricorso alla mobilità collettiva. Medaglie d'argento e di bronzo a Brescia e Bologna. L'indicatore sociale premia Milano per le ottime performance su livello di istruzione della popolazione, partecipazione agli spettacoli, connettività delle famiglie e diffusione dell’home banking. Al secondo posto la new entry Bolzano seguita da Firenze. La città alto-atesina è premiata per una forte partecipazione sociale (prima in Italia) e per l’informatizzazione delle famiglie. Per la legalità, svettano tre città "minori" nella classifica: Aosta, Reggio Emilia e Lecco. Aosta è prima assoluta per bassa incidenza di ecoreati, per efficienza dei tribunali (sesta) e microcriminalità (sedicesima). Reggio Emilia registra i migliori valori nel ciclo del cemento (settima) e nel rating delle aziende (nona). Lecco, invece, avanza in classifica grazie all’efficienza dei tribunali (nona) e nella bassa incidenza del lavoro in nero.

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