cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 21:37
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ocse: bene Jobs Act ma Italia sposti tasse su case e consumi

09 novembre 2015 | 12.00
LETTURA: 5 minuti

Ocse: bene Jobs Act ma Italia sposti tasse su case e consumi

Roma. A partire dal Jobs Act in Italia sono state varate "riforme significative che hanno sostenuto la crescita". Lo scrive l'Ocse nell'Economic Outlook, evidenziando "i progressi del governo nell'attuazione del suo piano di riforme". Alla luce di questo trend nel 2016 e per il 2017 l'economia italiana dovrebbe crescere a un ritmo annuo dell'1,4%. L'Ocse segnala come "la ripresa stia gradualmente accelerando, con un miglioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese e un trend di produzione industriale in aumento, sebbene con qualche volatilità". In dettaglio a sostenere la crescita dell'Italia (che per l'anno in corso viene stimata a +0,8%) saranno soprattutto consumi privati e investimenti: nel biennio 2016-2017 i primi dovrebbero crescere rispettivamente dell'1,4 e 1,2% mentre i secondo dovrebbero aumentare dell'1,5 e del 2,6%. Ridotto l'apporto della spesa pubblica (+0,7% nel 2016 e - 0,1% l'anno successivo).

Sul fronte riforme l'Ocse evidenzia come il 'Jobs Act' sta "portando a una svolta nel mercato del lavoro, rendendo la crescita più inclusiva". L'Ocse punta poi l'accento sulle possibilità, sul fronte occupazione, legate alla creazione di una Agenzia Nazionale del Lavoro che permetterebbe "di definire e coordinare le politiche attive del lavoro fra le diverse regioni, contribuendo a dare lavoro di buona qualità a un maggior numero di persone". In Italia - si ricorda - migliora il mercato del lavoro e il tasso di disoccupazione dal 12,3% di quest'anno dovrebbe scendere nel 2017 all'11%. L'organizzazione evidenzia poi come "le riforme su bancarotta, sistema scolastico, concorrenza e pubblica amministrazione rafforzeranno la crescita".

Per l'Ocse la creazione di una 'bad bank' "potrebbe dare un notevole contributo a rafforzare la ripresa degli investimenti": l'organizzazione 'promuove' le recenti decisioni del governo su procedure di bancarotta e cancellazione dei crediti inesigibili. Sul fronte bad bank l'organizzazione tuttavia riconosce "l'incertezza dei progressi su questo punto per via della necessità di rispettare le normative europee sugli aiuti di stato".

L'Ocse evidenzia poi come "la caduta del prestito al settore si stia finalmente diminuendo: la contrazione dei prestiti stia progressivamente calando da - 2% annuo a inizio 2015 a - 0,5% ad agosto, con una dinamica più positiva dei prestiti alle famiglie rispetto a quelli alle imprese per via del loro migliore profilo di rischio".

L'organizzazione evidenzia poi come se l'Italia "spostasse in maniera permanente il carico fiscale dal lavoro su consumi e immobiliare, rafforzerebbe le fondamenta di una crescita più sostenuta e più inclusiva".

Sul fronte dei conti pubblici l'Ocse vede poi nel 2015 il picco del rapporto debito/Pil che si assesterebbe al 134,3% per poi scendere l'anno prossimo al 133,5% e nel 2017 al 131,8%. Trend in calo anche per il deficit pubblico, in discesa dal 2,6% di quest'anno al 2,2 e all'1,6% rispettivamente nel 2016 e nel 2017. Un "netto declino - spiega l'organizzazione - che in larga parte riflette il rafforzamento dell'economia ma anche alcuni tagli alla spesa pubblica". L'Ocse ricorda come nel 2016 il governo italiano "intenda usare appieno la flessibilità concessa dalle regole europee per aumentare gli investimenti pubblici ed abbassare le tasse".

Quanto all'andamento dell'economia mondiale l'Ocse spiega come pur in uno scenario 2015 di "prospettive di crescita più fosche" (con un Pil che "quest'anno ha rallentato al 3% ben al disotto della media di lungo periodo") le stime dell'Ocse "mostrano una modesta ripresa sia del commercio globale che del Pil". A pesare sull'andamento globale è l'andamento delle economie dei Paesi emergenti che "rappresentano un elemento chiave di incertezza, dato il loro importante contributo al commercio globale e alla crescita del Pil". In dettaglio le stime dell'Ocse vedono quest'anno un Pil globale in aumentod el 2,9% con un'accelerazione nel 2016 al 3,3% e al 3,6% nel 2017. Quanto al commercio globale, che quest'anno dovrebbe crescere solo del 2,0% - contro il +3,4% del 2014 - il prossimo anno dovrebbe accelerare al +3,6% e nel 2017 al +4,8%.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza