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Banche: Ue ribatte, noi imparziali, stesse regole per Italia e Germania

24 dicembre 2015 | 13.53
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La Commissione agisce in modo "imparziale" e applicando le stesse regole "ad ogni paese, e allo stesso modo all'Italia e alla Germania". Così un portavoce della Commissione europea all'Adnkronos sulla querelle sui dossier bancari sull'asse Roma-Bruxelles, in ultimo ieri la bocciatura dell'intervento su Tercas considerato aiuto di Stato. Ma non solo. "Tutte le nostre decisioni sono soggette allo scrutinio della Corte Ue", ricorda il portavoce sull'eventualità che l'Italia possa ricorrere alla Corte europea di Giustizia per la procedura Ue per aiuti di Stato alla banca Tercas, ma anche per il caso Ilva, se fosse necessario.

"La Commissione effettua tutte le sue indagini e assume le sue decisioni in materia di concorrenza in modo imparziale, sulla base dei fatti legati al caso in questione e sulla base della legge" sottolinea il portavoce. "I mercati bancari europei e la regolamentazione hanno fatto molta strada da quando è scoppiata la crisi, durante i quali sono stati approvati molti aiuti di stato per mantenere la stabilità finanziaria" ricorda il portavoce Ue, spiegando che invece a partire "da agosto 2013 le regole aggiornate applicate sulla base della valutazione della commissione sugli aiuti di Stato alle banche riflettono la lezione appresa dalla crisi".

Bruxelles respinge le accuse di usare due paesi e due misure. "La Commissione nell'esame degli aiuti di stato alle banche ha applicato con coerenza queste regole ad ogni paese, e allo stesso modo all'Italia e alla Germania" aggiunge il portavoce, sottolineando che "il rispetto delle regole Ue sugli aiuti di Stato e la regolamentazione bancaria è cruciale per interrompere il link tra i rischi bancari e i rischi sovrani e allineare il campo di azione delle banche dei diversi paesi membri" senza distorsioni della concorrenza.

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