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Clima, le imprese italiane sono le più green: 10 selfie al Paese di Symbola

28 dicembre 2015 | 13.00
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(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
(Foto Infophoto) - INFOPHOTO

C’è un Paese in Europa che vanta uno spread green positivo. E quel paese è l’Italia. Il nostro modello produttivo è tra i più innovativi ed efficienti in campo ambientale, tanto da essere leader in Europa per efficienza dei consumi e riduzione delle emissioni climalteranti. A parità di prodotto, le nostre imprese usano meno energia e producono meno emissioni facendo meglio anche di un grande paese manifatturiero come la Germania. E lo stesso vale per l’utilizzo di materie prime e la produzione di rifiuti.

Siamo primi in Europa anche nel riciclo industriale: recuperiamo 25 milioni di tonnellate di materia ogni anno sui 163 totali europei, la Germania che ha un’economia più grande 23, questo ci consente un risparmio di energia primaria di oltre 15 milioni di tep e di evitare 55 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. E siamo all’avanguardia anche nella rinnovabili: l’Italia è primo paese al mondo per contributo del fotovoltaico nel mix elettrico nazionale (7,9%, dati relativi al 2013), meglio di Grecia (7,6%) e Germania (7%), ma anche del Giappone (sotto il 3%) di Usa e Cina (meno dell’1%). Merito soprattutto delle molte imprese che hanno scommesso sul green.

Quasi un’impresa italiana su quattro durante la crisi ha scommesso sulla green economy, che vale 102.497 milioni di euro di valore aggiunto, con vantaggi competitivi in termini di export e innovazione, tanto che nella manifattura le imprese eco-investitrici esportano ed innovano circa il doppio delle altre (rispettivamente il 43,4% contro il 25,5% e il 30,7% contro il16,7%) . Questa è l’Italia che Fondazione Symbola racconta in "L'Italia in 10 selfie. 2016 - Una nuova economia per affrontare la crisi, protagonisti della sfida del clima", dossier che sarà diffuso a gennaio e di cui oggi la Fondazione anticipa un ampio stralcio.

Si tratta, spiega Fondazione Symbola guidata da Ermete Realacci, di un documento che guarda al paese reale, fotografa i talenti dell’Italia che c’è e dimostra numeri alla mano che il Belpaese è già protagonista di quel cambiamento verso una società e un’economia più sostenibili e a misura d’uomo sollecitato anche dalla Cop21. Stando al dossier, è anche grazie a queste performance virtuose del nostro Paese se, con un surplus commerciale manifatturiero con l’estero di 134 miliardi di dollari nel 2014, l’Italia si conferma uno dei soli cinque paesi al mondo che possono vantare un surplus commerciale manifatturiero superiore a 100 miliardi di dollari. Gli altri sono Cina, Germania, Corea del Sud e Giappone, mentre Francia, Regno Unito e Stati Uniti ci guardano da lontano. Un primato, evidenzia Fondazione Symbola, che parla di competitività delle imprese italiane nei più diversi settori: dal legno arredo alla nautica, dall’agroalimentare alla green economy, dalle rinnovabili alla cultura.

Fotografa "i punti di forza che sono nel Dna del nostro Paese" e su cui "l'Italia deve puntare" perchè "dobbiamo avere il coraggio di accettare le sfide che ci attendono" dopo il summit di Parigi sul clima "senza perdere la nostra anima" ma, soprattutto, "favorire la green economy serve a combattere anche lo smog" che in questi giorni attanaglia le nostre città. E' il presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, ad introdurre così il dossier. "L'accordo sul clima di Parigi è solo un primo passo, ma -afferma Realacci- segna un cambio di rotta prima impensabile e propone grandi opportunità".

Ecco in dettaglio i 10 Selfie scattati dalla Fondazione Symbola.

SELFIE n. 1: La green economy il turbo per le imprese italiane. Sono 372.000 aziende italiane (il 24,5% dell’imprenditoria extra-agricola, nella manifattura addirittura il 32%) che durante la crisi hanno scommesso sulla green economy - che vale 102.497 mln di € di valore aggiunto, il 10,3% dell’economia nazionale.

SELFIE n. 2: L’Italia è uno dei soli cinque paesi al mondo che vanta un surplus manifatturiero sopra i 100 mld di dollari. Nel 2014, con un surplus commerciale manifatturiero con l’estero di 134 mld $ (erano 113 nel 2012), si conferma il ruolo di punta del nostro Paese nell’industria mondiale. Non si può dire lo stesso di paesi come Francia (-35 mld), Regno Unito (-129 mld), Usa (-589 mld).

SELFIE n. 3: Le imprese italiane sono tra le più competitive al mondo. Su un totale di 5.117 prodotti - il massimo livello di disaggregazione statistica del commercio mondiale - nel 2013 l’Italia si è piazzata prima, seconda o terza al mondo per attivo commerciale con l’estero in ben 928: circa uno su cinque.

SELFIE n. 4: Il nostro paese è all’avanguardia nel mondo per le fonti di energia rinnovabile. L’Italia è primo paese al mondo per contributo del fotovoltaico nel mix elettrico nazionale (7,9%, dati relativi al 2013), meglio di Grecia (7,6%) e Germania (7%), ma anche del Giappone (sotto il 3%) di Usa e Cina (meno dell’1%).

SELFIE n. 5: L’industria italiana del legno arredo è seconda al mondo per surplus commerciale. Con 10 mld di $ di surplus l’industria italiana del Legno Arredo è seconda nella graduatoria internazionale per saldo della bilancia commerciale, preceduta solamente dalla Cina (80 mld) ma davanti ai competitor polacchi (9 mld), messicani (6 mld), vietnamiti (5 mld) e tedeschi (-2,1 mld).

SELFIE n. 6: Per 89 prodotti il nostro paese è leader dell’agroalimentare nel mondo, e vanta l’agricoltura più sostenibile. Tra i prodotti dell’agroalimentare italiano, ben 27 non hanno rivali sui mercati internazionali. Dalla pasta ai pomodori e altri ortaggi, da aceto e olio ai fagioli, alle ciliegie: tutti campioni assoluti nelle quote di mercato mondiale. E ce ne sono altri 62 per i quali siamo secondi o terzi: siamo sul podio nel commercio mondiale, insomma, per ben 89 prodotti.

SELFIE n. 7: Italia prima nella nautica con un quinto dell’export globale. Oltre un quinto della domanda internazionale di prodotti della nautica da diporto è assorbito dal made in Italy. Risultato che fa della nautica italiana la prima al mondo per quote di mercato, coi principali competitor che ci seguono a distanza: gli Usa col 14,5% del mercato e la Germania con l’11,4%. Una leadership assoluta, legata anche alle performance ambientali.

SELFIE n. 8: Il sistema produttivo italiano leader in Europa in efficienza dei consumi e riduzione delle emissioni. Il modello produttivo italiano è tra i più innovativi ed efficienti in campo ambientale. A partire dai consumi energetici e dalle emissioni inquinanti: con 15 tonnellate di petrolio equivalente per milione di euro prodotto, tra i big player europei solo il Regno Unito (12 t) - dove finanza e servizi giocano però un ruolo molto importante - fa meglio dell’Italia, paese manifatturiero. Che si colloca davanti a Francia (16), Spagna e Germania (18).

SELFIE n.9: Le nostre imprese campioni nella riduzione dei rifiuti e nell’economia circolare. Il nostro Paese è campione europeo nella riduzione degli scarti nel sistema produttivo, leader nell’industria del riciclo e portabandiera dell’economia circolare. Con 40,1 tonnellate di rifiuti ogni mln di euro prodotto l’Italia è ben più efficiente di Regno Unito (49,8), Spagna (50,1), Germania (63,7), Francia (83,5).

SELFIE n. 10: Cultura, bellezza e creatività per competere. Alla filiera della cultura - che conta 443mila aziende, il 7,3% del totale nazionale, che danno lavoro al 5,9% del totale degli occupati in Italia, 1,4 mln di persone - l’Italia deve 84 mld di euro, il 5,8% della ricchezza prodotta. Questi 84 mld ne mettono in moto altri 143 nel resto dell’economia: 1,7 euro per ogni euro prodotto dalla cultura. Infine, le imprese che hanno investito in creatività sono più innovative: il 63,5% ha introdotto innovazioni di prodotto.

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