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Ilva, indagine Ue su aiuti Stato. Guidi: "aperture da Bruxelles"

20 gennaio 2016 | 15.28
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Ilva, indagine Ue su aiuti Stato. Guidi:

La Commissione Europea ha aperto un'indagine approfondita per verificare se il supporto dato dall'Italia all'Ilva sia in linea o meno con le regole Ue in materia di aiuti di Stato. Lo annuncia l'esecutivo europeo che "vaglierà in particolare se l'accesso agevolato al finanziamento accordato all'Ilva per ammodernare lo stabilimento di Taranto le dia un vantaggio sui concorrenti. Data l'urgenza di decontaminare il sito, la Commissione prevede anche garanzie che consentono all'Italia di attuare subito il risanamento ambientale".

La Commissione ha ricevuto "numerose denunce di parti interessate contro misure che lo Stato italiano avrebbe adottato per tenere artificialmente a galla l'Ilva, misure che, in considerazione delle consistenti capacità di produzione dello stabilimento, potrebbero comportare una distorsione significativa della concorrenza".

Il governo, comunque, non sembra particolarmente preoccupato. "L'Italia continuerà a collaborare con la Commissione europea per dimostrare la correttezza dei suoi interventi sull'Ilva", replica il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che ritiene "molto positivo" che la Commissione abbia riconosciuto l’importanza del fatto che, per far fronte all’emergenza ambientale e alla relativa procedura d’infrazione aperta da anni, siano necessari interventi governativi con fondi pubblici nel rispetto del principio 'chi inquina paga' in base al quale l’Italia si dovrà poi rivalere sui responsabili, proprio come ha previsto il Governo con i provvedimenti sull’Ilva emanati fino ad oggi. Altrettanto importante, sottolinea Guidi, "è il riconoscimento che l’industria siderurgica in Europa sta facendo i conti con la sovraccapacità a livello mondiale e con la forza delle importazioni, sfide alle quali occorre rispondere migliorando la competitività mondiale del settore nel lungo periodo, anche attraverso il sostegno alle attività di ricerca e alleviando i costi energetici delle imprese".

"Non è una notizia, è un atto dovuto della Commissione in seguito alle denuncia di vari concorrenti", spiega all'Adnkronos il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. "E' l'avvio di un'indagine formale che non pregiudica assolutamente la conclusione del caso", spiega, sottolineando che "la Commissione approfondirà con il governo e l'impresa tutta una serie punti su cui ci sono interrogativi". L'ambiente, ricorda Gozi, "è priorità assoluta per l'Italia". Il dialogo con il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager, aggiunge, "che gestisco anch'io, è molto positivo e certamente proseguirà nei prossimi mesi e il governo avrà la possibilità di spiegare tutti i punti da chiarire sapendo che per noi l'esigenza ambientale resta un'assoluta priorità".

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