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Statali, riprende confronto governo-sindacati da 'furbetti' del cartellino a comparti

01 febbraio 2016 | 17.00
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Statali, riprende confronto governo-sindacati da 'furbetti' del cartellino a comparti

Settimana densa per i sindacati del pubblico impiego. Dopo mesi di attesa riprende il confronto con il governo su alcuni punti fondamentali dai quali può dipendere il futuro di oltre 3 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione. Passi avanti si prevedono mercoledì pomeriggio all'Aran, dove i sindacati confederali sono convocati per discutere della nuova 'geografia' in cui si articolerà il pubblico impiego dopo la riduzione, imposta per legge, dei comparti dagli attuali undici a quattro, secondo un primo accordo raggiunto. E' questa una partita importante perché una volta stabiliti, non ci potranno più essere ostacoli per l'avvio della trattativa per il rinnovo dei contratti.

L'Agenzia del governo deve definire bene con i sindacati la composizione dei comparti che, in linea di massima, saranno divisi in poteri centrali, enti locali, mondo dell'istruzione e sanità, in rappresentanza delle diverse anime della Pa. In particolare si dovrà trovare un punto di equilibrio tra università e ricerca.

Non secondaria sarà anche la definizione dei comparti per la dirigenza, che passeranno dagli attuali 8 a 3 o, come è più probabile, a 4 il massimo consentito dalla legge. Un capitolo delicato anche questo per l'introduzione del ruolo unico per i dirigenti a esclusione di alcune categorie ad alta specializzazione, come ad esempio i medici.

Il giorno dopo, giovedì 4 febbraio, si entrerà nel vivo dell'attuazione della riforma Madia a palazzo Vidoni, a una svolta con la recente approvazione in Cdm degli undici decreti, che ora passano al vaglio del Parlamento. Il tavolo affronterà vari temi, e anche la misura contro i 'furbetti del cartellino' che, se colti in flagrante come è accaduto agli impiegati del comune di Sanremo, saranno sospesi entro 48 ore e avviati a un procedimento disciplinare che potrebbe portare al loro licenziamento entro un mese.

Ma non è tutto. Tra le altre misure si prevede la drastica riduzione delle società partecipate, da ottomila a un migliaio, e l'accorpamento del Corpo Forestale dello Stato all'Arma dei Carabinieri. Su questi punti è possibile che si accenda il confronto, in considerazione delle preoccupazioni dei sindacati a fronte dell'ulteriore spinta alla mobilità, che potrebbe generare una massa di 200 mila persone da ricollocare, secondo le stime della Uil.

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