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La vecchia fattoria si svuota... 130 razze a rischio estinzione tra mucche, cavalli e capre

03 febbraio 2016 | 08.26
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Nella vecchia fattoria, ia-ia-o. C'era la capra, c'era il gatto, c'era l'asinello, c'era il bue... cantava il Quartetto Cetra. Ma qualcosa sta cambiando visto che "sono scomparsi 2 milioni di animali tra mucche, maiali e pecore, con il pericolo di estinzione per le razze storiche e lo spopolamento delle aree interne e montane". A lanciare l'allarme è la Coldiretti all'inaugurazione della Fieragricola di Verona dove sono presenti 600 animali delle più diverse razze sopravvissute. "Ma a rischio - sottolinea l'associazione agricola - c'è anche il primato dell'enogastronomia Made in Italy con la dipendenza dall'estero che per carne, salumi, latte formaggi che è vicina al 40%".

In questo quadro, "minacciate di estinzione - rileva la Coldiretti - sono ben 130 razze allevate tra le quali ben 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale della precedente programmazione. Ma in pericolo - continua la confederazione degli imprenditori agricoli- sono anche pezzi pregiati dell'enogastronomia nazionale".

Un settore, indica ancora la Coldiretti, "che può contare sul primato mondiale con 49 formaggi a denominazione di origine protetta (Dop) riconosciuti dall'Unione Europea addirittura davanti alla Francia che ne possiede solo 45, ma a rischio ci sono anche i prelibati prodotti della norcineria nazionale, dal culatello di Zibello alla coppa piacentina, dal prosciutto di San Daniele a quello di Parma per un totale di 40 salumi Made in Italy tutelati in Europa".

Sotto accusa, sottolinea la Coldiretti, "è la normativa comunitaria che consente di spacciare come Made in Italy prodotti importati dall'estero per la mancanza di norme chiare e trasparenti sull'etichettatura di origine. La mancanza di trasparenza in etichetta sulla reale origine colpisce formaggi e salumi, ma anche il latte a lunga conservazione o al carne di coniglio". "Il risultato è che gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta come pure la metà delle mozzarelle" denuncia il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.

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