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Banche, scambio di lettere Abi-Consob: serve più trasparenza

09 febbraio 2016 | 19.41
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L'Abi chiama e la Consob risponde. Sul tavolo c'è la trasparenza dei prospetti informativi dei prodotti finanziari, su cui i banchieri chiedono un intervento dell'Autorità, e la correttezza degli intermediari, considerata essenziale dalla Commissione che vigila sui mercati. "L'Associazione Bancaria Italiana è fortemente convinta che occorre urgentemente la semplificazione dei prospetti informativi relativi alla compravendita dei prodotti finanziari", scrive in una lettera inviata dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli e dal direttore generale, Giovanni Sabatini, al presidente della Consob, Giuseppe Vegas, in vista della riunione del Comitato esecutivo del 17 febbraio che lo ospiterà.

"Siamo, infatti, ben convinti che essi -sottolineano Patuelli e Sabatini- siano troppo complessi, sia per linguaggio, sia per dimensione che condensano decenni di normative che sono state decise dalle competenti autorità nazionali ed europee che, di volta in volta, si sono trovate a reagire a mutate esigenze e a nuove fattispecie".

Il lavoro delle banche, aggiungono nella lettera a Vegas, "non viene certo facilitato dalle complessità dei tuttora vigenti prospetti informativi che le banche debbono compilare in quelle forme per non subire le sanzioni dalle autorità. Siamo convinti della necessità di adozione in Italia al più presto del modello semplificato di informativa precontrattuale ai risparmiatori studiato dall'Ue. In Italia molte banche -sottolineano- stanno studiando la predisposizione di 'schede prodotto' che non sostituiscano i prospetti tuttora imposti della normative istituzionali, ma possano fornire anche un'informativa più semplice".

A stretto giro di posta, la risposta della Consob. L’iniziativa promossa dall’Abi in materia di semplificazione dei prospetti informativi sui prodotti finanziari "non può che trovare l’apprezzamento della Consob. Essa è tanto più apprezzabile in quanto si muove nella stessa direzione che da anni Consob sta indicando al mercato finanziario italiano", premette il presidente Giuseppe Vegas. Un’informativa "semplice e comprensibile anche ai non addetti ai lavori" è, infatti, "il presupposto irrinunciabile affinché il prospetto possa assolvere efficacemente alla sua funzione: far sì – come recita il Testo unico della finanza (art. 94) - che 'gli investitori possano pervenire ad un fondato giudizio' sul prodotto offerto". Più in generale, "è necessario che tutte le attività di compravendita di prodotti finanziari rivolte ai piccoli risparmiatori siano assistite da informazioni chiare e trasparenti, che consentano al cliente di investire consapevolmente con una piena conoscenza dei rischi connessi all’investimento".

Con ciò viene rafforzato uno dei due pilastri fondamentali della tutela del risparmio: la trasparenza delle informazioni. "Resta in ogni caso ferma l’esigenza, altrettanto irrinunciabile, di garantire l’altro pilastro previsto dal nostro ordinamento: la correttezza dei comportamenti degli intermediari nei loro rapporti con la clientela, in particolare con i piccoli risparmiatori (clientela retail)". Vegas ricorda come "l’esperienza degli ultimi anni ha mostrato in più occasioni che la trasparenza da sola non è un presidio di per sé sufficiente a garantire un’adeguata tutela dei risparmiatori".

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