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Da Amazon a Palazzo Chigi, la 'corsa' di Piacentini

12 febbraio 2016 | 14.52
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Diego Piacentini (foto Amazon)
Diego Piacentini (foto Amazon)

Roma, 12 feb. - E' difficile sottovalutare il lavoro fatto dal 2000 ad oggi in Amazon da Diego Piacentini, 55 anni, attuale vice presidente senior del colosso mondiale del commercio elettronico che dalla prossima estate sarà - per due anni e senza retribuzione - commissario di governo per il digitale e l’innovazione. Quando arrivò in Amazon da Apple ("Ma che ci vai a fare in una noiosa impresa di commercio online!" gli disse Steve Jobs), l'azienda fatturava meno di 4 miliardi di dollari l'anno in vendite via web e l'azione si aggirava intorno a 15 dollari.

Oggi è un gigante con più di 230.000 dipendenti, ricavi per 107 miliardi e il titolo veleggia sopra quota 510 dollari (senza risentire troppo dei cali di Wall Street). E il valore di Piacentini è riassumibile nel tweet con cui l’ad di Amazon Jeff Bezos si è detto "così orgoglioso di Diego" parlando di una "grande notizia per l'Italia". D'altronde la 'perdita' del vicepresidente è solo parziale e temporanea: Piacentini ha spiegato che tornerà periodicamente a Seattle (dove resta la famiglia) e al termine dei due anni riprenderà il suo incarico.

Milanese (e interista), sposato con due figlie, Piacentini non ama descriversi come un cervello in fuga ("Non sono fuggito, ho sfruttato un'occasione che mi si era presentata" ha spiegato). Nei sedici anni a Seattle è stato artefice di alcuni dei principali successi di Amazon e ora in veste di responsabile di tutte le operazioni internazionali sovrintende l'espansione globale dell'azienda (da ultimo quella sul promettente mercato indiano). Lavorerà come detto senza retribuzione: una notevole differenza considerando che nell'anno fiscale 2014 ha incassato da Amazon una retruibuzione pari a 6,8 milioni di dollari.

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