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Onorato armatori: Onorato, in 2016 debutto Moby a Nizza guardando a Cuba

25 febbraio 2016 | 16.23
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Onorato armatori: Onorato, in 2016 debutto Moby a Nizza guardando a Cuba

Un nuovo collegamento Moby tra Nizza e Bastia, un progetto rivolto a Cuba e una serie di iniziative per riportare due milioni di passeggeri in Sardegna sulle navi della Tirrenia. Così Vincenzo Onorato, numero uno del gruppo Onorato Armatori, ha presentato le novità in vista per il trasporto marittimo, questa mattina a Milano. L'occasione, una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche i due figli di Onorato, Achille, ad di Toremar e vice presidente di Moby e Alessandro, nel management del gruppo, oltre al presidente e all'ad di Tirrenia, Pietro Manunta e Massimo Mura.

Il gruppo, nato nel 1880 con due navi a vela per il trasporto tra la Sardegna e Napoli, ha chiuso il 2015 con un fatturato di 614 milioni di euro e un Ebitda di 169 milioni di euro. Soltanto nell'ultimo anno ha realizzato 33mila viaggi, pari a una partenza ogni venti minuti. Oltre 6 milioni i passeggeri trasportati, 25 i porti collegati e 7,8 milioni di metri lineari imbarcati.

Forte di una flotta di 64 navi e di una solidità data anche dal recente rifinanziamento da 560 milioni, il gruppo dà lavoro a 4mila dipendenti. "Tutti italiani", tiene a precisare Onorato rievocando la proposta di Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma, la confederazione degli armatori, che recentemente aveva chiesto di estendere i privilegi fiscali riservati alla categoria anche alle unità di bandiere europee facenti capo ad aziende armatoriali italiane o a strutture con stabile organizzazione in Italia.

Una mossa che, secondo Onorato, porterebbe le compagnie a privilegiare l'impiego di extracomunitari, "che costano un terzo degli italiani", a scapito dei lavoratori inquadrati con il contratto nazionale: "A differenza delle altre categorie - spiega il manager - noi abbiamo la fortuna di poter contare su una quasi totale esenzione fiscale oltre a sgravi contributivi Irpef". E questo "per una norma varata nel 1998 con l'obiettivo di difendere l'occupazione dei marittimi italiani. Questo, però, evidentemente non sta avvenendo".

Se passasse la proposta di Confitarma, osserva Onorato, "non solo dovremmo estendere le nostre agevolazioni agli altri Paesi, ma anche finanziare gli armatori per sbarcare i marittimi italiani". Una vera e propria "schifezza, che sa di perversione". Quindi confida: "Mi sono sentito dare del razzista per quello che ho detto, ma io credo che se si vogliono aiutare i lavoratori stranieri, bisogna farlo portandoli ai contratti italiani". Perché, sottolinea, "se vogliamo aprirci al terzo mondo dobbiamo farlo alle nostre condizioni, che sono sì culturali, ma anche economiche". Altrimenti "contribuiremo a creare le condizioni per creare sacche di persone legittimate ad odiarci".

Tra gli obiettivi del gruppo, infine, "la quotazione in Borsa è esclusa, almeno per ora, ma stiamo lavorando a un progetto per l'apertura a Cuba", puntualizza Onorato. Inoltre occhi puntati sul mercato francese, dove Moby, a partire dal prossimo 1 giugno, opererà la nuova linea Nizza-Bastia. Tuttavia, il punto fermo su cui ci si concentra è "l'efficientamento delle sinergie tra Moby e Tirrenia". Questo "ci consentirà di garantire più frequenze, l'abbattimento dei costi, una maggiore scelta di navi e quindi offerte più competitive e servizi ad alto standard qualitativo". Perché il 2016, conclude Onorato, "puntiamo, e prevediamo, oltre 40mila partenze, oltre a una sempre maggiore integrazione con i territori in cui operiamo".

Tirrenia, Mura: riporteremo due mln viaggiatori in Sardegna

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