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Mutui, M5S attacca: "La casa non si tocca". E' bagarre in Parlamento

02 marzo 2016 | 12.19
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L’Abi rassicura, “non c'è rischio di avere la casa pignorata”. Il Governo guarda al dibattito in commissione alla Camera e apre ad eventuali modifiche. Ma scoppia la polemica in Parlamento sul provvedimento che facilita la vendita dei proprietari insolventi verso le banche. Ad alzare la voce è il Movimento Cinquestelle in aula alla Camera. E il presidente di turno Luigi Di Maio è costretto a sospendere brevemente la seduta nel corso del question time ed espellere il deputato M5S, Marco Brugnerotto. Di Maio ha dovuto usare il cartellino rosso perché un gruppetto di deputati del M5S ha esposto in aula un cartello "La casa non si tocca".

Secca è stata la replica del vice ministro dell’Economia Enrico Zanetti. “Ho un dubbio: la gazzarra che i 5 Stelle hanno inscenato oggi, bloccando i lavori della commissione Finanze al grido 'la casa non si tocca', è perché nella foga non hanno nemmeno letto la norma, oppure perche' pur avendola letta non l'hanno capita?". La norma, ha osservato il viceministro, ''e' sicuramente migliorabile e la commissione e' il luogo per discuterne tra maggioranza e opposizione''. Tuttavia gli scenari che i grillini ''stanno disegnando e il cinema che hanno fatto non hanno nulla a che vedere con il testo in discussione e con la politica che serve al Paese", conclude.

Prima erano arrivate le rassicurazioni dell’Abi. Con il decreto legislativo del governo sui mutui ipotecari "non c'è rischio di avere la casa pignorata", ha chiarito il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, rispetto alla norma, all'esame della commissione Finanze della Camera. "È una direttiva europea, non è una richiesta dell'Abi", ha spiegato Patuelli. "Ho studiato il documento del governo che recepisce la direttiva - ha aggiunto - e non riguarda fatti passati, ma eventualità, possibilità per il futuro, è una cosa lasciata alla libera contrattazione tra le famiglie e gli istituti bancari, e non riguarda il passato e i crediti deteriorati".

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