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E.ON: nel 2015 perdita sale a 7 mld, pesano svalutazioni

09 marzo 2016 | 14.20
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E.ON: nel 2015 perdita sale a 7 mld, pesano svalutazioni

Perdita netta in aumento per il colosso energetico tedesco E.ON per via delle pesanti svalutazioni, principalmente nelle attività di generazione. Le vendite di gas, tuttavia, sono aumentate in volume compensando i prezzi più bassi. Inoltre, la società ha mantenuto il suo dividendo, anche se prevede guadagni più bassi per l'anno fiscale 2016.

La perdita netta per l'anno fiscale 2015 è salita a 7 miliardi di euro da 3,16 miliardi di euro dello scorso anno. Gli ultimi risultati riflettono oneri di svalutazione di 8,8 miliardi di euro, registrati nell'autunno del 2015, principalmente da attività di generazione. La perdita netta è di 3,60 euro per azione, rispetto ad una perdita di 1,64 euro nel 2014. L'utile netto sottostante è di 1,65 miliardi di euro, lo stesso dell'anno scorso.

Il risultato prima degli interessi e delle imposte per l'anno è diminuito del 7 per cento anno su anno a 4,37 miliardi di euro. L'utile al lordo di interessi, imposte, ammortamenti e ammortamento o Ebitda per l'anno è diminuito del 10 per cento a 7,6 miliardi di euro. Le vendite sono cresciute del 3 per cento a 116,22 miliardi di euro da 113,10 miliardi di euro dell'anno precedente. Il Consiglio di Gestione e il Consiglio di Sorveglianza proporranno all'assemblea un dividendo di 0,50 euro per il 2015, invariato rispetto al 2014.

Nonostante la contrazione dei profitti, il flusso di cassa operativo da 6,1 miliardi - spiega il gruppo - "è stato solo leggermente inferiore a quello dell'anno precedente. Rispetto alla fine del 2014, E.ON ha significativamente ridotto il suo indebitamento netto a 27,7 miliardi di euro".

Commentando i dati, il CEO Johannes Teyssen ha parlato di "solidi risultati in un clima di mercato molto difficile. I nostri numeri riflettono la profonda trasformazione strutturale che il nostro settore sta vivendo e che continuerà anche quest'anno". "La nostra strategia di focalizzare E.ON e Uniper su diversi segmenti del settore energetico è la giusta risposta a questa trasformazione. Ma il percorso che abbiamo davanti sarà più impegnativo e lungo di quanto previsto". E.ON sta attualmente preparando un report, che pubblicherà insieme all'invito all'assemblea annuale degli azionisti prevista per l'8 giugno 2016, in occasione della quale gli azionisti voteranno lo spinoff di Uniper, che verrà quindi quotata in Borsa.

Alla luce del peggioramento dello scenario industriale ed economico. Alla luce dei primi mesi del 2016, che hanno visto nuovi ribassi nei prezzi dell'energia e un’ulteriore contrazione di quelli del gas, oltreché una persistente debolezza del rublo, E.ON prevede che l'EBITDA 2016 si attesterà tra i 6 e i 6,5 miliardi di euro, mentre l'utile netto sottostante tra 1,2 e 1,6 miliardi.

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