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Ricerca: firmato accordo tra Elettra Sincrotrone Trieste e Ipm Teheran

11 marzo 2016 | 15.08
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È stato firmato oggi a Trieste, nella sede della Regione in piazza Unità, l’accordo tra Elettra Sincrotrone Trieste e l'Institute for Research in Fundamental Sciences (Ipm) di Teheran, in vista della realizzazione dell'Iranian Light Source Facility (Ilsf) a Qazvin, a circa 150 chilometri a Nord-Ovest di Teheran.

Si tratta di un accordo quadro che rimanda a successivi contratti di carattere tecnico-amministrativo e commerciale che saranno successivamente definiti. Nell’ambito della costruzione dell’anello di luce iraniano Ilsf, costo complessivo 300 milioni, l’Ipm ha deciso di stabilire una collaborazione con Elettra Sincrotrone per ricevere know how e opportunità di formazione per il proprio personale. L’accordo prevede scambi tecnico-scientifici, formazione del personale iraniano e costruzione di una linea di luce iraniana presso Elettra, per un costo di 5-6 milioni di euro. La linea realizzata a Trieste verrà utilizzata per l’addestramento del personale iraniano e che sarà comunque aperta anche al resto della comunità internazionale.

L'intesa è stata firmata alla presenza della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, da Alfonso Franciosi, presidente e amministratore delegato di Elettra Sincrotrone Trieste, e da Javad Rahighi, direttore dell'Ilsf. Presenti anche Vahid Ahmadi e Reza Mansouri, rispettivamente viceministro e consigliere del ministero della Scienza, della ricerca e della tecnologia della Repubblica islamica dell’Iran

Serracchiani ha dichiarato: “Questa giornata è di grande importanza per il Friuli Venezia Giulia. Si tratta del seguito degli impegni assunti con la visita istituzionale in Iran dello scorso gennaio, quando ci eravamo ripromessi di trovarci a Trieste per la firma di questo importante accordo. È un impegno molto importante, che rende ancora più concrete le nostre relazioni con la Repubblica islamica dell’Iran. Abbiamo già stretto numerosi accordi sul sistema culturale e delle infrastrutture. Oggi si concretizza una nuova opportunità che ha per oggetto Elettra Sincrotrone. Un atto che qualifica il nostro territorio e dà centralità al nostro sistema della ricerca, che stiamo internazionalizzando sempre di più. I rapporti fra i due paesi saranno ulteriormente rafforzati dalla visita che il presidente Matteo Renzi farà in Iran ad aprile. Ci sono voluti impegno e determinazione per essere oggi qui, ulteriore dimostrazione dell’affetto fra i due paesi e dell’intenzione di stringere nuovi accordi e memorandum”.

Alla presentazione dell’accordo è intervenuto anche il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini: “Dò il benvenuto a Trieste ai componenti della delegazione iraniana. La missione del Friuli Venezia Giulia in Iran sta dando risultati importanti per la regione e per Trieste, che ne sta traendo ricadute sul suo sistema della ricerca. Un sistema che ha garantito internazionalità alla nostra città, facendo incontrare migliaia di ricercatori e scienziati provenienti da tutte le parti del mondo, in anni in cui Trieste perdeva il proprio profilo internazionale negli altri settori. Oggi la dimensione internazionale di Trieste sta tornando ad allargarsi su molti fronti e i rapporti con l’Iran daranno importanti risultati anche ai traffici portuali”.

Commenti di grande favore e ringraziamenti a Trieste sono stati espressi oggi da Javad Rahighi, direttore dell'Ilsf, e Vahid Ahmadi e Reza Mansouri, rispettivamente viceministro e consigliere del ministero della Scienza, della ricerca e della tecnologia della Repubblica islamica dell’Iran.

Il direttore dell’Ilsf, Rahighi, ha sottolineato che “la sorgente di luce Elettra ha un valore speciale per noi. Abbiamo lavorato e collaborato con Elettra anche negli anni difficili delle sanzioni all’Iran e i rapporti non si sono mai interrotti. Siamo qui per continuare la nostra collaborazione e farla ulteriormente fiorire. In Iran siamo entusiasti di questa prospettiva. Sono molto lieto di questa firma con Elettra Sincrotrone, che ci permette di aprire una nuova fase di sviluppo della nostra tecnologia, a beneficio del nostro paese e della comunità internazionale. Spero che, dopo molti anni di chiusura, gli scienziati iraniani entrino sempre di più in contatto con la comunità scientifica globale”.

Il consigliere del ministero della Scienza, della ricerca e della tecnologia della Repubblica islamica dell’Iran, Mansouri, ha cominciato con un ricordo personale: “Vorrei condividere una mia esperienza lontana. Nel 1971-1972 sono venuto a Trieste dopo aver finito il dottorato, per partecipare a un workshop, invitato dall’Ictp. Ricordo che l’Università di Trieste non era ancora molto nota e che l’Ictp aveva soltanto quattro anni di vita. Dopo la rivoluzione del 1979, ho cominciato a lavorare in uno stato di isolamento e gli studenti che si sono formati dopo non hanno potuto conoscere queste esperienze di internazionalizzazione: il collegamento con l’Ictp e con Trieste è stato allora molto importante per la comunità scientifica iraniana. Ringrazio questa città e l’Ictp per tutto quello che ha fatto per i nostri studenti e scienziati: hanno rappresentato un vero faro, come navi nella tempesta. Oggi l’Iran è finalmente in un porto sicuro e ha molte collaborazioni internazionali, ma Trieste e l’Ictp rimangono un punto di riferimento importante, che non dimenticheremo. Grazie per tutto quanto avete fatto negli ultimi cinquant’anni per la scienza in Iran. Trieste è una città della scienza è questo è un aspetto importante per questo luogo, che abbiamo scelto nonostante anche altri paesi ci avessero offerto collaborazioni”.

Ahmadi ha infine dichiarato: “Una nuova era si sta aprendo per l’Iran dopo l’accordo 5+1. Siamo qui oggi in questa bellissima città, che ringrazio per un’ospitalità così calorosa. Questo accordo fra Elettra Sincrotrone di Trieste e l’Ipm di Teheran rafforza le relazioni scientifiche fra Iran e Italia, che sono importanti. Negli ultimi due anni abbiamo firmato quattro protocolli d’intesa e accordi con l’Italia in ambito scientifico: nelle relazioni con altri paesi è difficile essere così rapidi. Durante il periodo di isolamento scientifico e delle sanzioni in Iran, l’Ictp ha svolto un ruolo cruciale, che ci ha permesso di mantenere un contatto con il mondo e una finestra aperta verso il dialogo. Uno strumento di pace e ciò fa sì che siamo profondamente grati a Trieste per questo. Abbiamo fatto tutto il possibile per dare un contributo all’Ictp: una volta Abdul Salam scrisse disperato per chiedere un prestito ai paesi in via di sviluppo per fare fronte a problemi legislativi in Italia: mettemmo a disposizione 5 milioni di dollari in dieci giorni soltanto, nonostante fossimo appena usciti da otto anni di guerra. Tentammo di fare l’impossibile, in nome di una collaborazione scientifica per noi di grande importanza. Al ministero abbiamo accolto la proposta di collaborazione con Elettra, avanzata da Rahighi: si tratta di un ottimo partner potenziale e per questo è stata scelta. Ci sono grandi opportunità di collaborazione con le nostre università e i nostri enti di ricerca per il futuro. C’è possibilità di progetti congiunti a livello tecnico-scientifico: Iran e Italia devono lavorare a stretto contatto e mettere a frutto quanto stabilito nei protocolli d’intesa”.

Alfonso Franciosi, presidente e ad di Elettra Sincrotrone, ha sottolineato la grande importanza dell’accordo con Ipm. “La firma dell’accordo che ha oggi luogo sotto gli auspici della Regione Friuli Venezia Giulia - ha detto - dà inizio a un processo che confidiamo possa portare a una relazione a lungo termine tra le nostre istituzioni e che vedrà ricercatori e scienziati iraniani lavorare fianco a fianco con i nostri ricercatori e i nostri tecnici per costruire un futuro migliore per le nostre istituzioni e i nostri paesi".

"Ringrazio la presidente Serracchiani, il cui recente viaggio in Iran ha aperto la strada a questo accordo, i nostri partner iraniani e le istituzioni che supportano il nostro lavoro, tra cui la Regione, Area Science park e il Miur - ha aggiunto Franciosi - Siamo qui oggi a ratificare un importante nuovo accordo. Vi sono un centinaio di grandi infrastrutture che utilizzano la luce emessa da particelle elementari relativistiche per la caratterizzazione della composizione chimica e della struttura dei materiali su una scala che va dalla dimensione atomica a quella delle macromolecole e dei dispositivi".

"L’industria farmaceutica, chimica, dei nuovi materiali non possono farne a meno. Una ventina di queste sorgenti di luce sono di “terza generazione”, cioè ultrabrillanti, 10 miliardi di volte più brillanti delle sorgenti di raggi X convenzionali. Elettra è una di esse e ha una leadership riconosciuta in questo campo: migliaia di ricercatori e tecnici da oltre 45 paesi utilizzano le nostre infrastrutture ogni anno. Tutti noi ad Elettra Sincrotrone siamo orgogliosi di essere stati scelti da Ipm come partner della Iranian Light Source Facility, pe collaborare allo sviluppo tecnico scientifico nel campo della luce di sincrotrone".

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