Si riduce il numero di famiglie italiane che ritiene la propria situazione economica peggiorata nel 2015, raggiungendo il livello minimo degli ultimi 10 anni; sebbene il dato resti comunque alto (42,1%) bisogna considerare che rispetto al picco massimo, raggiunto nel 2013 (58,5%), si registra un 'miglioramento' di 16,4 punti percentuali. E' quanto emerge dalle tabelle dell'Istat, elaborate dall'Adnkronos, che contendono i giudizi delle famiglie sulla situazione economica rispetto all'anno precedente e sulle risorse economiche nei 12 mesi precedenti all'intervista.
Sull'altro lato della bilancia ci sono le famiglie che ritengono la propria situazione economica migliorata o invariata, che arrivano al livello massimo del 57,3%. Tornando indietro di 10 anni, anche in questo caso si tratta del miglior dato registrato. Il livello minimo, raggiunto nel 2013, era del 41%.
A confermare l'anno record sono anche i dati sulle risorse economiche: lo scorso anno sono state giudicate 'ottime' o 'adeguate' per il 56,8% delle famiglie; mentre le hanno ritenute 'scarse' o 'insufficienti' il 42,6% degli intervistati. Per superare i livelli del 2015, sulla percezione delle risorse economiche, occorre tornare indietro al 2011 e al 2007, quando a ritenere la propria situazione 'ottima' o 'adeguata' erano rispettivamente il 56,9% e il 57%. Il giudizi positivi sono scesi al livello più basso nel 2008, quando è stato raggiunto il 49,1%, con una differenza; nel 2015 quindi il dato è migliorato di 7,7 punti.
Anche in questo caso, dall'altra parte della bilancia ci sono le famiglie che ritengono le proprie risorse 'scarse' o 'insufficienti'; nel 2015 scendono al 42,6%. Per trovare numeri così bassi bisogna tornare indietro al 2011 (42,6%), al 2007 (41,9%) e al 2005 (41,6%). Il livello più alto di giudizi negativi, cioè che ritengono le proprie risorse 'scarse' o 'insufficienti', è stato raggiunto nel 2013, quando è stato raggiunto il 50%. Rispetto al dato dello scorso anno si registra un riduzione di 7,4 punti percentuali.