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Pensioni, in arrivo nuova ondata ricorsi contro blocco rivalutazioni

04 aprile 2016 | 17.21
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Foto Fotogramma
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È in arrivo nei tribunali italiani una nuova ondata di ricorsi contro l’annullamento della rivalutazione delle pensioni. Sono già 5 mila quelli presentati in tutta Italia attraverso 'Rimborsopensioni.it', (un’iniziativa di G.C.P. Gestione Crediti Pubblici), che ha prorogato al 15 aprile il termine per aderire al prossimo ricorso cumulativo per soddisfare il sempre crescente numero di richieste.

Un'iniziativa diversa, ma comunque importante, rispetto a quella annunciata dai sindacati sabato scorso alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo di cambiare la legge Fornero, che sono pronti a scendere di nuovo in piazza il 19 maggio a Roma sul tema della rivalutazione degli assegni pensionistici, oltre che sul fisco, reversibilità, welfare e non autosufficienza.

Al 31 dicembre, data entro cui presentare ricorso per evitare di far cadere in prescrizione il diritto al rimborso, potrebbero essere 6 milioni le persone che si saranno rivolte ai tribunali italiani: tanti sono infatti i pensionati interessati dalla sospensione della rivalutazione delle pensioni disposta dal Governo Monti con il decreto 'Salva Italia' (circa il 36% dei pensionati italiani). Hanno diritto a chiedere il rimborso degli arretrati e la rivalutazione della propria pensione tutti i beneficiari di una pensione di importo uguale o superiore a 1.450 euro lordi al mese.

Sul blocco dell’indicizzazione, dichiarato incostituzionale dalla Consulta nel 2015, è intervenuto il governo Renzi che ha riconosciuto soltanto una parte degli arretrati, con il cosiddetto 'bonus Poletti' o, in molti casi, niente. "Il ricorso consiste nella richiesta al giudice competente di ritenere la non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale e di rinviare la causa alla Corte Costituzionale. Qualora la Consulta dichiari l’illegittimità costituzionale della norma, - si spiega in una nota - il giudizio sarà praticamente vinto e si avrà diritto alla ricostituzione della pensione secondo i parametri precedenti al decreto Renzi".

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