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Terrorismo, dopo Bruxelles 4 italiani su 10 temono di recarsi all'estero

05 aprile 2016 | 09.52
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Cresce la paura di viaggiare all’estero ma i flussi turistici restano stabili. E' quanto emerge dalle rilevazioni dell’osservatorio Confturismo-Piepoli sull’indice di fiducia del viaggiatore italiano relativo al mese di marzo 2016. Il valore dell’indice di propensione al viaggio degli italiani registra a marzo un valore di 59 punti, stabile rispetto alla fine del 2015 e al mese scorso. Tuttavia, per la prima volta in termini di variazioni annuali, l’indice non vede una crescita.

Gli attentati di Bruxelles, si rileva, hanno un impatto indubbio sulle scelte di viaggio. Oltre 4 Italiani su 10, infatti, manifestano timore a recarsi all’estero, un valore più elevato di quanto registrato dopo i tragici attentati di Parigi . Ma non solo: 7 italiani su 10 temono che il nostro paese possa essere obiettivo in futuro di attacchi di matrice islamica . Al tempo stesso cresce anche la paura di viaggiare in aereo: oltre 4 Italiani su 10 hanno paura di utilizzare l’aereo: un valore ancora una volta superiore a quello registrato dopo i tragici attentati dello scorso 13 novembre di Parigi. La percentuale degli Italiani che credono che presto ci sarà un altro attacco terroristico è dell’81%, 14 punti percentuali superiore a quello di novembre 2015.

Questo insieme di paure influenza dunque le abitudini degli Italiani: 1 su 2, infatti, afferma che cambierà le proprie abitudini, anche se la maggioranza continuerà a viaggiare all’estero come prima. In questo clima di maggiore incertezza, si riduce ad inizio di questo anno la durata media dei viaggi. Il numero medio di notti per viaggio per i prossimi 3 mesi diminuisce rispetto a marzo del 2015 dell’11% fino ad arrivare a 3,4 notti. Effetto che va comunque ricondotto in gran parte alla stagionalità fisiologica, dal momento che tra aprile e giugno è normale che prevalgano nelle scelte di viaggio i cosiddetti short break.

Cresce la voglia di passare le vacanze nel nostro Paese: oltre 8 italiani su 10, infatti, preferiscono l’Italia come meta per i viaggi nei prossimi 3 mesi. La meta preferita è la Toscana, per effetto della forte attrazione del turismo culturale, seguita da Lazio e Lombardia. L’effetto del Giubileo sta facendo crescere Roma come destinazione in Italia. La Spagna conquista la posizione di leadership a livello europeo davanti alla Francia e al Regno Unito. Gli Stati Uniti rimangono in cima alle preferenze per le mete a livello extra-europeo, davanti al Nord Africa.

L’Italia rimane dunque di gran lunga la meta preferita degli Italiani, ma vi sono alcuni punti di debolezza che ancora vanno affrontati nella loro completezza. In particolare i turisti richiedono un miglior servizio di trasporto pubblico all’interno delle città e un ampliamento degli orari dei musei.

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