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Fca, il trimestre record lascia fredda la borsa

26 aprile 2016 | 17.32
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Sergio Marchionne e John Elkann
Sergio Marchionne e John Elkann

Milano. Fca archivia un primo trimestre 2016 "da record" - secondo la definizione del gruppo automobilistico - ma che sembra avere lasciato piuttosto fredda la Borsa. Così dopo una mattinata all'insegna dei rialzi dopo la diffusione dei dati il titolo Fca segna uno scivolone e chiude in ribasso del 2,56% a 7,04 euro. Quello che gli analisti e gli investitori non sembrano avere gradito è soprattutto l'aumento dell'indebitamento netto industriale, che è salito di 1,5 miliardi a 6,6 miliardi di euro a fronte pero' di una liquidità disponibile di 24,3 miliardi.

Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha comunque chiuso i primi tre mesi con ricavi netti di 26,6 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo del 2015. L' utile netto adjusted ha raggiunto 528 milioni di euro in crescita di 497 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015. Bene anche l'ebit adjusted che è quasi raddoppiato a 1,4 miliardi di euro trainato dal miglioramento dei margini in Nafta ed Emea: il margine ebit adjusted del Gruppo pertanto è quasi raddoppiato al 5,2% dal 2,7% del primo trimestre 2015

Sul fronte vendite l'andamento di tutti i settori è definito "positivo" con quote di mercato in Usa in crescita del 13,2% e in Europa del 6,7%. In dettaglio nell'area Nafta le vendite nei primi tre mesi sono state pari a 634.000 unità (+8% rispetto al primo trimestre 2015). In Europa le consegne di automobili sono in aumento del 13% a 240.000 unità mentre quelle dei veicoli commerciali leggeri in crescita dell’8% a 64.000 unità a cui si accompagna un continuo miglioramento di utili e margini.

Nell'area Latam, il Brasile ha chiuso il trimestre in calo di 37.000 unità - dove, tuttavia, con una quota di mercato del 12,7% il gruppo conferma la prima posizione - mentre in Argentina registra un aumento di 4.000 unità.

Infine in Asia le vendite sono state pari a 53.000 veicoli, in calo rispetto alle 59.000 unità del primo trimestre 2015, mentre quelle di Jeep hanno registrato un aumento del 17% attribuibile al successo immediato della Jeep Cherokee prodotta in Cina. Per quanto riguarda Maserati, il calo delle consegne attribuibile alla diminuzione registrata in Nord America (-16%) e in Europa (-8%) è stato parzialmente compensato dalla crescita in Cina (+36%).

Alla luce anche dei risultati dei primi tre mesi Fca ha comunque confermato i target per l’anno in corso, in particolare, per i ricavi netti stimati a oltre 110 miliardi di euro, Ebit adjusted superiore a 5,0 miliardi di euro, utile netto adjusted di oltre 1,9 miliardi di euro e indebitamento netto industriale inferiore ai 5,0 miliardi di euro.

Presentando i risultati l'ad Sergio Marchionne ha ribadito di non avere "indicazioni negative sul raggiungimento dei target del 2016'' ed ha nuovamente escluso un'eventuale cessione di Magneti Marelli . Marchionne si è detto poi fiducioso sul lancio in Cina e Stati Uniti delle nuove Alfa Romeo ed è tornato sul tema del consolidamento del settore auto, sottolineando che Fca continua il dialogo con gli altri in tema di eventuali fusioni ma che per arrivare a risultati occorre tempo.

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