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Presidente Bundesbank: "Da Italia e altri spesso violazioni a patto stabilità"

26 aprile 2016 | 19.52
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(Afp)
(Afp)

Sul rispetto dei Trattati "la Commissione tende continuamente a scendere a compromessi a danno del rispetto del bilancio" visto che "si trova in una situazione di conflittualità degli obiettivi: da un lato deve agire come garante dei Trattati e controllare l'applicazione delle regole, dall'altro è un'istituzione politica chiamata a mediare tra gli interessi più diversi". E' il netto giudizio di Jens Weidmann, presidente della Bundesbank che, in un discorso a Roma, ricorda come "da quando esiste l'Unione monetaria le regole del patto di stabilità e crescita sono state violate da parte di alcuni Stati - tra i quali anche l'Italia - più spesso di quanto siano state oggetto di ossequio". Ma "anche la Germania - ammette - nel biennio 2003/2004 ha contribuito a indebolire la forza vincolante delle regole".

Jens Weidmann sottolinea poi che sulla condivisione dei rischi "Pier Carlo Padoan e io siamo di opinione diversa", osservando che il ministro dell'Economia italiano ritiene che "la condivisione dei rischi e delle responsabilità rappresentino forti incentivi a rispettare le regole e a prevenire comportamenti opportunistici". Ma su questo, osserva Weidmann, "io non sarei tanto ottimista".

Per il presidente della banca centrale tedesca "un'ampia condivisione delle responsabilità tra gli Stati dell'Eurozona senza il corrispettivo meccanismo di controllo comune rappresenterebbe invece un percorso sbagliato" perché "rafforzerebbe la tendenza presente in un'unione monetaria ad accumulare debiti piuttosto che frenarla".

Weidmann 'promuove' comunque l'Italia che, "con il nuovo strumento rappresentato dal Fondo nazionale di risoluzione creato per assorbire i crediti in sofferenza, ha intrapreso la giusta strada". E sottolinea che "in Europa sono importanti le riforme come il Jobs Act italiano, che abbattono le barriere alle assunzioni, al fine di creare nuovi posti di lavoro”.

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