Via libera dall'Assemblea di Rai Way al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 che presenta un utile di 38,9 milioni, in aumento del 16% rispetto allo scorso anno. L'Assemblea ha deciso di destinare agli azionisti un dividendo pari a 36,99 milioni: alla Rai, azionista di controllo con il 65,9%, la società per gli impianti stacca un assegno di 25,6 milioni. L'Assemblea, su proposta della Rai, ha inoltre nominato alla presidenza Raffaele Agrusti (attuale Cfo Rai), in sostituzione del dimissionario Camillo Rossotto (andrà in Lavazza).
Archiviata l'ipotesi di un'aggregazione con la controllata Mediaset per gli impianti, Ei Towers, Rai Way guarda a tutti i soggetti che possano essere interessati alle torri e ai servizi della società, ivi inclusa l'Enel per la banda larga. L'amministratore delegato Stefano Ciccotti, conversando con i giornalisti al termine dell'assemblea,scandisce che il tema Ei Towers, "non è all'attenzione della società". Viceversa "dobbiamo fare in modo che le nostre torri possano offrire servizi a qualunque tipo di operatore possa bussare alla nostra porta". Il riferimento è "in particolare" ai soggetti attivi nella banda larga fissa , a chi si occupa di fixed wireless access, l'internet veloce non sui telefonini ma sui pc.
Quindi anche il gruppo elettrico che per la banda ultralarga ha creato una società ad hoc, Enel Open Fiber: "guardiamo a tutti coloro che possono avere interesse a sfruttare le nostre reti", sottolinea l'ad. "Le nostre torri - prosegue- sono molto utili per coprire l'ultimo miglio. Certo, sono reti di un broadcaster , quindi dipende da come il cliente le vuole integrare: noi pensiamo che le nostre torri possano essere integrate anche li'". C'e' un confronto in atto? Ad oggi Rai Way "ascolta tutto, osserva tutto ma non ha concretizzato nessuna specifica iniziativa che valga la pena di essere rappresentata pubblicamente", replica Ciccotti.
