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Ue all'Italia: "Via libera a flessibilità senza precedenti ma serve correzione conti per 2017"

17 maggio 2016 | 11.28
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Via libera dalla Commissione europea domani alla flessibilità sui conti pubblici per il 2016 pari allo 0,85% del Pil. Per il 2017 Bruxelles intende chiedere uno sforzo compreso tra "lo 0,15 e lo 0,2% del Pil". E' quanto si legge nell'ultima missiva dei responsabili della Commissione europea per i conti pubblici Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in vista del via libera domani alla legge di stabilità.

"Nessun altro Stato membro ha richiesto né ricevuto niente che sia vicino a questo ammontare di flessibilità senza precedenti" si osserva nella lettera della Commissione europea sul margine di manovra sul bilancio concesso per l'anno in corso.

"L'Italia - si legge nella missiva Ue a Padoan - ha chiesto una flessibilità significativa per il 2016. La Commissione ha valutato attentamente queste richieste alla luce delle regole del patto di stabilità e delle pratiche concordate". Per il 2016, si aggiunge, "raccomandiamo al collegio di assicurare pienamente la clausola per le riforme strutturali pari allo 0,5%, la clausola per gli investimenti pari allo 0,25% e uno 0,04% per l'aumento dei costi quest'anno relativi ai flussi di migranti e uno 0,06% per i costi straordinari direttamente legati alla situazione di sicurezza. Questo ammonta in tutto allo 0,85% del Pil".

Tuttavia, si aggiunge nella lettera, "la nostra valutazione attuale sugli sforzi fiscali previsti per il 2017 indica un gap stimato tra lo 0,15% e lo 0,2% del Pil, in base ai precisi parametri usati per il calcolo dell'output gap. Affrontare questo è essenziale per evitare una significativa deviazione e per soddisfare" gli impegni Ue.

"E' cruciale - si sottolinea ancora - per la Commissione Ue che l'Italia sia pronta ad agire per assicurare che il gap prospettato non si materializzi e che il bilancio nel 2017 sia almeno sostanzialmente in linea con quanto prevede il patto di stabilità".

Padoan ha risposto ai commissari Dombrovskis e Moscovici dicendosi "fiducioso che una deviazione significativa sarà evitata" e ribadendo "l'impegno, compreso lo sforzo pianificato nel recente programma di stabilità che si rifletterà nella legge di stabilità, di rispettare sostanzialmente i parametri di bilancio nel 2017".

"Quella sulla flessibilità è una battaglia vinta - ha detto oggi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi - Oggi l'Europa ci riconosce un ulteriore elemento di flessibilità. E' ancora meno di quello che avrei voluto anche se è un accordo significativo e importante. Non è la soluzione di tutti i mali ma è l'affermazione di un principio".

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